“Farò ricorso contro il foglio di via. I miei legali sono già a lavoro”. Così Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione dei palestinesi in Italia, ha commentato il provvedimento di allontanamento dalla città di Milano emesso dal questore del capoluogo lombardo nei giorni scorsi a seguito delle dichiarazioni rilasciate durante il corteo pro Palestina del 18 ottobre 2025.
“Questo foglio di via è un’ammonizione del governo Meloni non alla persona di Hannoun ma al corteo che da due anni non si è mai fermato nella città di Milano. Per fare pressioni su di noi che abbiamo sconfitto sia la lobby sionista sia la narrativa del governo nazifascista italiano. Io sono tranquillo e sono deciso ad andare avanti. Non mi fermerò perché sostengo una lotta giusta, sono contro l’occupazione nazisionista e continuerò a esserlo”, ha proseguito Hannoun. “Io non sono un finanziatore di Hamas. È una frottola gigante. Sono qui da 42 anni, tutt’ora raccolgo fondi per progetti umanitari in Palestina e continuerò a farlo. Tutto quello che faccio sono progetti umanitari, non ho mai finanziato alcuna attività militare o terroristica. Io sostengo moralmente la legittima resistenza del popolo palestinese. Un popolo che vive sotto occupazione ha il diritto e il dovere di lottare per ottenere l’autodeterminazione. Sono un cittadino palestinese, vivo in Italia, sono un architetto, lavoro. Faccio tutto nella massima trasparenza. Rispetto il diritto italiano e le sue leggi. Continuerò a farlo ma non posso rinunciare ai miei diritti e a quelli del mio popolo anche se mi espellono dall’Italia, perché sono stati sanciti dalle Nazioni Unite. Sono diritti sacri e non mollerò mai”, ha concluso.
La nuova puntata di Camera con Vista, la trasmissione di Alexander Jakhnagiev prodotta da Agenzia Vista, in onda su La7 la domenica alle 09.40 e in replica il lunedì notte.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
La Cina ha confermato che la sospensione dei controlli sulle esportazioni di ottobre si applica anche all’Unione Europea. Lo ha annunciato il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, dopo i colloqui con alti funzionari del ministero del Commercio di Pechino. La misura durerà 12 mesi ed è definita dalla Commissione Europea come “un passo responsabile per garantire flussi commerciali globali stabili in un’area di fondamentale importanza”. Sefcovic ha sottolineato l’impegno di entrambe le parti a proseguire il dialogo per migliorare l’attuazione delle politiche di controllo delle esportazioni. Il commissario Ue ha definito il ministro degli Esteri Antonio Tajani “un amico e partner nella collaborazione commerciale”. Sefcovic ha evidenziato le ottime performance dell’Italia nelle esportazioni, attualmente al quarto posto a livello mondiale, con l’obiettivo di raggiungere i 700 miliardi di euro di export.
Il ministero della Difesa russo ha affermato che l'esercito ucraino, circondato a Pokrovsk, ha iniziato ad arrendersi e ha fornito testimonianze dei militari fatti prigionieri, anche se l'intelligence ucraina ha fornito una versione differente su ciò che sta accadendo nella roccaforte del Donetsk, chiave per Kiev. Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riconosciuto che alcune unità russe si erano infiltrate nella città, ma ha insistito sul fatto che l'Ucraina le sta eliminando. Nella notte intanto massiccio attacco russo contro l'Ucraina. L'attacco aereo è stato respinto dall'aviazione, dalle forze missilistiche antiaeree, dalla guerra elettronica e dalle unità di sistemi senza pilota e dai gruppi di fuoco mobili delle forze di difesa ucraine.
"Da mesi dico che De Luca non avrebbe rotto e sarebbero stati tutti insieme, è giusto è la loro coalizione. È meno coerente il fatto che per anni De Luca e Fico si sono scambiati insulti inenarrabili, io non mi sono mai permesso nella mia lunga carriera politica di parlare in questi termini di un avversario. Fa pensare il fatto che due persone pur di conservare il potere nonostante si siano dette certe cose oggi siano insieme. Penso anche a quello che De Luca ha detto della Schlein e la Schlein di De Luca, c'è una grande ipocrisia politica che disorienta l'elettorato e c'è il rischio astensionismo". Lo ha detto Edmondo Cirielli, viceministro agli Esteri e candidato alla presidenza della Campania per il centrodestra alle elezioni regionali del 23 e del 24 novembre prossimi.