Le frane provocate dalle piogge torrenziali nell'isola indonesiana di Giava hanno causato la morte di almeno due persone. I soccorritori stanno ancora cercando una ventina di dispersi. Le immagini diffuse dall'Agenzia nazionale di ricerca e soccorso mostrano i soccorritori alla ricerca delle vittime sepolte sotto le macerie delle case. Diversi giorni di forti piogge nella regione hanno causato le frane che giovedì sera hanno colpito decine di case in tre villaggi nella provincia indonesiana di Giava Centrale.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è giunto a Berlino per partecipare alla riunione dei Ministri della Difesa in formato E5, insieme ai suoi omologhi di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito, e all’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza. Al centro dei colloqui il sostegno all'Ucraina, le minacce ibride, lo stato della sicurezza europea e le misure congiunte per rafforzare la capacità di difesa e l'industria militare del Vecchio Continente.
Durante il corteo studentesco che sta attraversando le strade di Milano, un gruppo di giovani ha inscenato una dimostrazione davanti agli uffici comunali di via Larga, dando fuoco ad alcuni cartelli con le scritte 'tabù', ‘patriarcato’ e ‘cis etero normatività’. "L’azione – spiegano i ragazzi – per rivendicare una scuola che tuteli e offra spazi liberi da repressioni, il benessere psicologico con un rapporto stabile con i consultori. Un’educazione sessoaffettiva e carriere alias. Che formino cittadini liberi, capaci di pensiero critico contro le dinamiche dannose". Studenti in piazza in tutta Italia per il 'No Meloni day'.
Sono ripresi venerdì mattina gli scavi sotto la Casa del Jazz, locale sulla Cristoforo Colombo a Roma. Si sta utilizzando un escavatore sotto quella che un tempo fu la residenza del cassiere della banda della Magliana, Enrico Nicoletti, per trovare i resti del giudice Paolo Adinolfi, magistrato romano di cui non si sa più nulla dal 1994. Giovanna e Lorenzo Adinolfi, figli del giudice, sono davanti alla scavatrice.
La Guardia Rivoluzionaria iraniana ha esposto al pubblico a Teheran i propri missili e droni di produzione nazionale per la prima volta dalla guerra con Israele nel mese di giugno. Tra le armi esposte figuravano il missile Emad, con una gittata dichiarata fino a 1.700 chilometri, e il missile balistico Khorramshahr, con una gittata fino a 2.000 chilometri. In mostra anche i missili ipersonici della serie "Fattah", noti per la loro elevata velocità e manovrabilità. Esposti poi radar di difesa aerea e droni all'avanguardia che dimostrano le capacità dell'Iran in materia di sorveglianza e attacchi mirati.