Berlusconi: in Abruzzo fatta
una missione impossibile
Ennesimo punto della situazione in Abruzzo da parte del governo: si è tenuta a Roma la riunione tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso e il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta. Presente anche il portavoce Paolo Bonaiuti. Un vertice che ha certificato che il 53,7% della abitazioni è già agibile e dal 10 settembre, è la promessa di Berlusconi, verranno già consegnate le prime nuove case. Come anticipato la scorsa settimana, il G8 si terrà nella cittadella che fa da sede alla Guardia di finanza dell'Aquila. "Entro maggio riapriremo l'ospedale" - “Stiamo lavorando sulla situazione dell'Aquila, l'organizzazione procede bene”, sono state le parole con il quale il capo del governo ha descritto i lavori di ricostruzione dopo il terremoto. L'organizzazione sta gestendo, ha ricordato il premier, una “comunità di più di 66.000 persone, più una settantina di soccorritori, fornendo tutti i giorni pasti caldi e dando alloggio in alberghi e case private”. “Abbiamo fatto una sfida che qualcuno ha definito 'mission impossible': alloggiare in case vere e arredate le 12-13mila persone che hanno avuto le case distrutte entro sei mesi”: tra le altre cose, ha aggiunto anche che l'ospedale del capoluogo abruzzese riaprirà proprio entro la fine di maggio. “I campi tendati sono 169, 100 i centri sanitari, 200 moduli di servizi igienici da tre bagni ciascuno, sterilizzati quattro volte al giorno. In più, tremila bagni chimici, 31 centri medici avanzati e 100 cucine da campo”, ha proseguito aggiungendo con questo operato si sta riscuotendo “l'ammirazione delle altre protezioni civili che vengono da noi a vedere come lavoriamo”. "Fischiatori organizzati" - Silvio Berlusconi era arrivato a piedi a Palazzo Chigi, dopo aver lasciato l'automobile in via del Plebiscito. Quattro passi in mezzo alla folla, con circa 300 persone tra turisti, passanti e curiosi dietro alle transenne montate per l'occasione sui due lati di piazza Colonna. Strette di mano, saluti e applausi, ma non solo: anche qualche fischio accompagnato dal solito slogan “buffone, buffone!”. Il Cavaliere è così tornato sull'accaduto nel corso della conferenza stampa, dichiarando che si trattava un “picchetto di fischiatori organizzato”. "Io dormo sogni tranquilli" - Il clima di cessate il fuoco sul fronte parlamentare per l'emergenza in Abruzzo è certamente finito da un pezzo e così Berlusconi ha risposto alle note polemiche avanzate dal leader del Pd, Dario Franceschini: “Noi pensiamo a lavorare - ha detto - ma, intanto, impazza il teatrino della politica. Infatti Franceschini dice che io non posso dormire e non ho un punto di share in più o un punto di vantaggio percentuale nei sondaggi. Ma siccome questo punto in più c'è sempre io dormo benissimo...”, è stata la battuta. "Nessun allarmismo per influenza suina" - Da una missione impossibile ad un'altra emergenza alla quale far fronte, quella dell'influenza suina. Il premier ha voluto immediatamente sottolineare che il nostro Paese non corre alcuni rischio: “Non c'è nessun allarmismo, la situazione è sotto controllo. Non c'è pericolo, non c'è panico”. Dall'influenza suina alla crisi. Berlusconi ha raccolto la preghiera del papa Benedetto XVI che si è detto preoccupato per la fame nel mondo. Ma ha anche aggiunto che “i segnali che noi abbiamo continuano a essere segnali positivi”.