I vescovi contro Berlusconi:
chiediamo un leader morale
E ci si mettono pure i vescovi. Sul caso del divorzio presidenziale il quotidiano della Cei, Avvenire, dice oggi la sua. Dopo tre giorni di dibattiti in ogni luogo, Avvenire si sorprende che il caso non si sia ancora smontato, dice di voler mantenere equidistanza, pensa ai figli, pur grandi, e alle loro sofferenze. Ma poi critica "il valzer delle candidature" motivo dell'ultima lite coniugale di casa Berlusconi. "Perché inaccettabile è una concezione della donna meramente strumentale: la "candidata" dev'essere bella, giovane, piacente, possibilmente disponibile. Magari così solo allo sguardo degli estranei, ma si sa che le apparenze contano. E queste rivelano un ricorso talora spregiudicato al potere". La politica-spettacolo, insomma, è al centro delle critiche dei vescovi. Di più: Avvenire chiede un premier morale. "La stoffa umana di un leader, il suo stile e i valori di cui riempie la sua vita non sono indifferenti. Non possono esserlo. Per questo noi continuiamo a coltivare la richiesta di un presidente che con sobrietà sappia essere specchio-il meno deforme- all'anima del Paese".