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Il papa: cristiani e islamici

convivano rispettandosi

Silvia Tironi
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La necessità del dialogo tra cristiani e musulmani è al centro del nuovo messaggio di Benedetto XVI, durante il suo viaggio in Terrasanta. "Cristiani e musulmani  - ha dottolineato il papa - respingano il potere distruttivo dell'odio e delpregiudizio, che uccidono l'anima umana prima che il copro, edifichino ponti e trovino modi per una pacifica convivenza". Ratzinger lancia il monito durante la celebrazione della messa a Nazareth, città quasi interamente araba,dove si sono registrate tensioni tra le due religioni. Al rito al Monte del Precipizio hanno preso parte circa 40 mila fedeli: secondo il Vangelo da questo luogo Gesù scacciò il demonio. "Purtroppo - ha continuato il papa durante l'omelia - come il mondosa, Nazareth ha sperimentato tensioni negli anni recenti che hannodanneggiato i rapporti fra le comunità cristiana e musulmana. Invito pertanto le persone di buona volontà di entrambe lecomunità a riparare il danno che è stato fatto, e in fedeltà al comunecredo in un unico Dio, Padre dell'umana famiglia, ad operare peredificare ponti e trovare modi per una pacifica coesistenza. Ognuno -ha chiesto il Papa a cristiani e musulmani di Nazareth - respinga ilpotere distruttivo dell'odio e del pregiudizio, che uccidono l'animaumana prima ancora che il corpo". E nel messaggio del pontefice c'è stato spazio anche per il rispetto femminile. Bisogna rispettare la "dignità delledonne, il loro ruolo di madri e il loro essere vitale presenza nellaforza lavoro e nelle istituzioni della società. Solo da ciò può nascere l'ecologia umanaindispensabile al mondo: un ambiente in cui i bimbi imparino «adamare e rispettare gli altri, ad essere onesti, e il perdono.

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