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Summit fino all'alba per Opel

In lizza restano Fiat e Magna

Fabio Corti
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I vertici per stabilire il futuro di Opel sono cominciati in cancelleria ieri pomeriggio alle 17 e si sono protratti per oltre dodici ore, quasi fino all'alba di stamane. La trattativa, come previsto, non ha prodotto un esito definitivo ma è servita a restringere la cerchia delle pretendenti che vogliono acquisire la casa automobilistica tedesca. Da oggi, in lizza ci sono solo la Fiat e il gruppo Magna, entrambi conle stesse possibilità di farcela. Ma la strada, per i due gruppi e peril governo tedesco, sembra in salita. Il Lingotto e il produttore di componenti d'auto austro-canadesepotranno presentare domani le loro offerte rielaborate alla luce degliincontri - e degli sviluppi - di queste ultime ore. Per il governo,come ha indicato il ministro dell'Economia Karl-Theodor zu Guttenberg al termine del super-vertice, rimane il nodo dell'amministrazionefiduciaria e dei finanziamenti ponte. Che non è da poco, poiché lostallo è dovuto proprio a una richiesta di maggiore liquidità da partedella General Motors (Gm) per la propria controllata: 300 milioni inpiù rispetto agli 1,5 miliardi di euro che il governo federale e iquattro Laender che ospitano gli impianti della Opel erano disposti asborsare sotto forma di prestito ponte. Un totale di 1,8 miliardi dieuro, quindi, che servirebbero per mantenere in vita la Opel finché nonsi troverà una soluzione definitiva, ma che verrebbero ripagatidall'acquirente della società, costringendo di fatto sia la Fiat, siala Magna a rivedere i rispettivi piani alla luce di un indebitamentoinatteso. Tutto, quindi, è rimandato a domani. «E' stata una nottenotevole, una notte che ha dimostrato che abbiamo a che fare con untema complesso», ha detto Guttenberg al termine del vertice.

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