Bossi scatenato con Casini:
è un pirla, mai più la Dc
Umberto Bossi è a Reggio Emilia per la campagna elettorale. I tempi sono cambiati, il capoluogo emiliano oggi è tra i centri dove la forza e la consistenza leghista verrà testata nel corso delle prossime consultazioni. Chi lo avrebbe mai detto che potesse accadere in uno dei baluardi della sinistra italiana? Eppure il Senatùr è lì, sul palco, quando qualcuno gli fa presenta che pochi istanti prima il leader dell'Udc Casini ha affermato: “Berlusconi chiacchiera, la Lega comanda”. È la scintilla che scatena la tempesta. “Casini è un pirla”, sentenzia Bossi che a quel punto non lo tiene più nessuno e torna a rispolverare commenti che sembrano quelli da fine Prima repubblica, con la Democrazia cristiana in balìa delle indagini di Tangentopoli. “Non date un solo voto all'Udc” intima a chi lo sta ascoltando. Non un solo voto all'Udc né “alle altre sigle” perché rappresentano un “passato che cerca di tornare. Quella parte merita solo legnate”. "Lui e la sinistra contro gli allevatori" - L'Emilia è anche terra di piccoli allevatori e così il leader leghista affronta un argomento delicato come le quote latte per rincarare la dose: "Casini e la sinistra in aula parlavano degli agricoltori come fossero ladri e delinquenti. Semmai ladri sono i vecchi democristiani, che hanno creato le quote latte in cambio di un po' di finanziamenti per il Sud". Franceschini? Non sa comandare - Casini è sistemato, ma l'ex collega di Pierferdinando ai tempi della Dc, Dario Franceschini, no. "Quando parla dell'immigrazione – lo rimprovera il ministro delle Riforme - sembra il capo del partito degli immigrati. Ma se non riesci a difendere la tua gente non potrai difendere nessuno". "Faremo le riforme" - La Lega fa paura. Non per le parole del suo capo, ma perché nel frattempo in Veneto i suoi gazebo e le sue sedi vengono presi di mira da una serie di attentati nelle scorse notti: "Bisogna fermare questi banditi”, ha detto il leader del Carroccio. "Questi - ha aggiunto Bossi - sono segnali preoccupanti ma neppure le bombe riescono a fermare il cambiamento. Quindi non mi preoccupo più di tanto, le riforme si faranno. Volenti o nolenti". E senza fare troppi Casini.