Intercettazioni, Alfano:
il governo andrà avanti
Nessun stop da parte del governo, ma il testo sulle intercettazioni non è “immodificabile”. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano è tornato a parlare del disegno di legge che prevede di modificare la regolamentazione e l'uso della intercettazioni telefoniche, aggiungendo che "nessuno aveva mai parlato di porre la fiducia al Senato" o di un "percorso a rotta di collo" a palazzo Madama. "Per quanto ci riguarda - spiega il Guardasigilli - il governo sarà presente martedì al Senato a sostenere un ddl nel quale crede e che confida possa essere approvato in tempi rapidi e al contempo compatibili con le esigenze di approfondimento che la Commissione Giustizia e l'Aula del Senato riterranno opportune dopo che il testo è stato per un anno alla valutazione della Camera". Alfano annuncia che sul provvedimento non sarà posta la fiducia in Senato come invece avvenne alla Camera. "Nessuno aveva mai parlato di immodificabilità del ddl - spiega il ministro - ma sempre e solo di un impianto capace di essere sostenuto anche al Senato". Quanto all'incontro avuto ieri con Napolitano, il ministro rileva che "il presidente della Repubblica non ha espresso giudizi nel merito della norma".