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Il Financial Times sul Cav.

"E' statista, non un playboy"

Dario Mazzocchi
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Ma quale playboy, Silvio Berlusconi è uno statista. Lo scrive il Financial Times, lo stesso quotidiano della City londinese che qualche giorno fa aveva avanzato l'ipotesi che i funzionari italiani presenti al G8 fossero stati incaricati, dallo staff del premier, di “intercettare” le comunicazioni tra le diverse delegazioni per non farsi trovare impreparati. Il giorno la conclusione del summit, qualcosa è cambiato. “Dopo tre giorni di presidenza sull'appuntamento internazionale, Mr. Berlusconi ha messo a tacere le critiche e colpito i suoi alleati, almeno per il momento”, si legge in un articolo che porta la firma di due inviati a L'Aquila, Guy Dinmore e George Parker. Un grande successo per tutto ciò che non è accaduto: dalle foto minacciate alle inchieste sulle escort che avrebbero preso parte ai suoi “copiosi festini”, dai possibili effetti del terremoto del 6 aprile ai cronisti – italiani e stranieri – che non hanno rivolto una sola domanda sulla vita personale del Cavaliere. Anche Angela Merkel, che secondo molti sarebbe ancora indisposta nei confronti del presidente del Consiglio per lo scherzetto del “cù-cù”, lo ha salutato abbracciandolo e baciandolo. Altre pacche sulla spalla sono arrivate da Gordon Brown e Barack Obama. La popolazione di L'Aquila (“60.000 persone hanno perso la casa mentre 22.000 sono nelle tende”, ricorda il FT), è stata portata al centro dell'attenzione mondiale. Un diplomatico ha commentato che il summit “è stato ben organizzato”: “La sistemazione e il cibo erano modesti e questo era la cosa più giusta”. Nessuna coniglietta o gaffe, il Cavaliere ha fatto un figurone. Parola di Financial Times.

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