Mancino: nessuna bocciatura,
il lodo Alfano va approfondito
Dal Csm non è arrivata alcuna bocciatura, ma solo l'invito a riflettere e ad “approfondire” la riforma del processo penale prevista dal lodo Alfano. Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Nicola Mancino ci tiene a precisarlo, affermando che il termine “bocciatura” apparso sulla stampa il giorno dopo le dichiarazioni da Palazzo dei Marescialli è “un'indebita forzatura”. Il tutto è rinviato alla discussione di giovedì prossimo, quando il Consiglio si riunirà in plenum per “approfondire le valutazioni espresse in Commissione, ma anche per distinguere il momento della formulazione del parere dal momento della risoluzione finale, che è quello della competente sede plenaria”. Mancino ha ricordato l'invito formulato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha chiesto al Csm di “non dilatare i propri spazi di intervento”, sottolineando invece che “dialogare con il governo è necessario”. Rimane importante “apprezzare molti suggerimenti contenuti nello schema di parere, perché sono rivolti a razionalizzare, a semplificare e a ridurre i tempi lunghi del processo penale”.