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Fini striglia il Governo

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"Non esautori il Parlamento"

Albina Perri
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La giunta per il Regolamento della Camera dovrà discutere il ricorso alla fiducia da parte del governo sumaxiemendamenti che di fatto esautorano il "diritto-dovere delParlamento discutere e intervenire". E' quanto annuncia il presidentedella Camera Gianfranco Fini in una intervista sul canale satellitaredi Montecitorio, per un consuntivo del primo anno di legislatura. Finisottolinea la necessità di trovare un equilibrio tra poteri delleCamere e dell'esecutivo. Rileva che il tema "non è nato in questalegislatura, ma è nel dibattito politico da almeno 2 o 3 legislature.Ricordo che in quella passata - aggiunge - il Capo dello Stato, che eraanche all'epoca il presidente Napolitano, si rivolse espressamente algoverno dell'epoca per sottoporre all'attenzione il problema delmeccanismo che si determina nel momento stesso in cui il Governo,legittimamente, presenta un maxiemendamento a un decreto, sul quale,altrettanto legittimamente, pone la questione di fiducia". Secondo ilpresidente della Camera, la conseguenza è che "l'Assemblea,specialmente se non è rispettato e tenuto nel dovuto conto il lavorodelle Commissioni, si vede di fatto esautorata del diritto-dovere didiscutere e intervenire e, se vuole, di emendare". Il problema "dovràessere affrontato nella giunta del regolamento", dice Fini. Cheevidenzia che già "tutti i gruppi parlamentari si sono dichiaratidisponibili" ad affrontarlo. Ma, aggiunge il presidente "al momento nonsono in grado di dire cosa si possa proporre in giunta perché sia poiinserito nel regolamento della Camera". "E' certo - conclude Fini - cheil governo deve essere consapevole che nel parlamento nessuno vuolelimitare il diritto-dovere di governare che una maggioranza ha. Altempo stesso, nessuno da parte del governo può pensare di non doversiconfrontare con il Parlamento, perché questo prevede la nostraCostituzione". La questione investe dunque "i grandi principi dellademocrazia", e per questo il presidente della Camera ritiene necessariodebba essere affrontata. Il primo anno di legislatura è stato"ancora interlocutorio, ovviamente, ma tutto sommato positivo". E' ilbilancio del presidente della Camera Gianfranco Fini, nel corso di unaintervista per il canale satellitare di Montecitorio. "Sono stati mesidi intenso lavoro parlamentare - sottolinea - e la Camera ha affrontatoanche questioni di grande rilievo politico. Ma la dialettica, a volteaspra, tra maggioranza e opposizione, e nel Parlamento, tra governo eopposizione, si è sempre mantenuta all'interno di binari costruttivi edi reciproco rispetto". Fini si dice "molto soddisfatto"dell'introduzione del sistema di voto in aula basato sul riconoscimentodelle impronte digitali. Un provvedimento "fortemente volutodall'intero ufficio di presidenza. Io l'ho solo proposto - dice ilpresidente - perché ero convintissimo della necessità di porre fine almalcostume del pianisti, che stava gettando sulla camera un immeritatodiscredito. All'inizio - prosegue - c'erano delle perplessità, c'erapreoccupazione sui tempi che si sarebbero allungati. Oggi molti sonocoscienti che si è trattato di un intervento moralizzatore, perché nonè possibile alterare la volontà dell'assemblea". Quanto alla ripresadei lavori parlamentari a Settembre, Fini segnala il G14 deiparlamenti: saranno ospiti a Montecitorio i presidenti della Camera di14 Paesi e insieme discuteremo del ruolo dei parlamenti nella lotta alcrimine organizzato".

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