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Napolitano: nostro patrimonio

indivisibile e da tutelare

Silvia Tironi
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Tornare a leggere la Costituzione e ricordarsi che l'Italia è una sola, da Nord a Sud: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo ha fatto presente durante il viaggio sulle Dolomiti in occasione della cerimonia per il riconoscimento della catena montuosa nel patrimonio Unesco. Parole che arrivano nei giorni di polemica sollevata dalle posizioni della Lega Nord sull'inno di Mameli e l'uso dei dialetti. “Se si legge la Carta, e bisognerebbe farlo, e tornare a farlo, costantemente ci si accorge che il soggetto più citato è la Repubblica. È, nel dettato della Costituzione la Repubblica il soggetto che regge gran parte dei suoi precetti che riconosce diritti e tutela, beni preziosi per tutti”, ha dichiarato il capo dello Stato nella cornice di Auronzo di Cadore. “L'inscindibilità del nostro patrimonio nazionale dal Nord al Sud, del patrimonio di storia e di bellezza che fa grande la nostra Italia” è stata sottolineata dal presidente della Repubblica nell'intervento. Non sono mancati alcuni mugugni di alcuni amministratori locali sulla opportunità di tenere la manifestazione nonostante il lutto per l'incidente in cui sabato sono morti 4 uomini del soccorso alpino. “Le speculazioni sono fuori luogo”, ha ribattuto Napolitano perché comunque non è stato dimenticato “quello che è successo”. “Questa però non è una festa – ha voluto precisare il capo di Stato -, è una cerimonia seria di riflessione e di impegno. Tutte le speculazioni sono fuori luogo”.

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