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Il Guardian paragona i Kennedy a Berlusconi

"Ma le mogli hanno fatto la differenza"

Dario Mazzocchi
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Tra la famiglia Berlusconi e il clan dei Kennedy corre una non più di tanto sottile differenza: Veronica Lario. Lo ha fatto intendere dalle colonne del quotidiano inglese The Guardian Alexander Chancellor nel commentare la notizia della morte del senatore Ted, avvenuta ieri. Perché se non fosse stato per la moglie arrabbiata, il Cavaliere non sarebbe finito per essere “oggetto di derisione universale”, mentre i fratelli Kennedy hanno sempre potuto contare su consorti che hanno fatto di tutto per nascondere vizi e scandali. Una comportamento costante nella politica americana. In Italia, al contrario, “è stata la moglie di Berlusconi, Veronica Lario, che comprensibilmente ha dato il via al fiume di accuse che lui sia ossessionato dalle giovani”, sottolinea nel suo commento Chancellor. “Le consorti di Jack, Robert e Edward Kennedy, invece, si sono ritrovate unite in proteggerli dall'esposizione pubblica delle loro debolezze”. In prima fila c'era Jackie, moglie di JFK, che non solo ha saputo tollerare le scappatelle del marito, ma “ha fatto del suo meglio per nasconderle dal mondo”. Fedele fino alla morte. Lo stesso valeva per Ethel, dolce metà di Robert dalla quale ebbe 11 figli, e per Joan e Vicki, le due mogli di Ted. Joan, addirittura, nel 1980 promise all'ultimo dei tre fratelli che, se avesse vinto la corsa per le Presidenziali, sarebbe entrata con lui alla Casa Bianca. Anche se da due anni erano ormai separati lontano degli sguardi dell'opinione pubblica.

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