Danzica, omaggio 70 anni dopo
Merkel: mi inchino alle vittime
Angela Merkel ricorda le vittime della seconda Guerra mondiale: “Miinchino davanti ai 60 milioni di vittime”, ha detto la cancelliera tedesca nelpassaggio più toccante del suo discorso durante le commemorazioni al almemoriale di Westerplatte, vicino a Danzica per i 70 anni dall'inizio del conflitto, scatenato dallaGermania nazista. La trasformazione pacifica dell'Europa dopo “il terrore e laviolenza” della seconda guerra mondiale è un “miracolo”, ha detto la Merkel nel suo discorso. “Nullapuò esprimere meglio la differenza fra oggi e l'anno 1939 come l'amicizia fra inostri popoli” europei, ha aggiunto. A marginealle commemorazioni la cancelliera haribadito le colpe della Germania, ma ha anche sottolineato che fu una “ingiustizia”l'espulsione di milioni di tedeschi dalla Polonia dopo il conflitto. Nonconfonderemo mai le cause e le conseguenze: la Germania ha attaccato la Polonia, la Germania ha scatenato la Seconda guerra mondiale,abbiamo portato infinito dolore sulla terra”, ha detto stamani alla prima retepubblica Ard. “Tuttavia anche l'espulsione di oltre 12 milioni di persone(tedesche) dai territori della ex Germania e odierna Polonia è statanaturalmente una ingiustizia e deve essere detto”, ha sottolineato.. Dopo lafine della guerra, oltre 14 milioni di tedeschi furono espulsi e costretti alasciare case e averi dai territori dell'Europa orientale, annessi nel TerzoReich, dove vivevano da generazioni. La maggior parte, circa 12 milioni,risiedevano in Polonia, nella Slesia e nella Pomerania. Altri tre milioni circafurono cacciati dopo il '45 dai territori Sudeti, nell'allora Cecoslovacchia.Il tema delle rivendicazioni degli espulsi, che ripararono prevalentemente inGermania e Austria, è ancora molto caldo nel rapporti fra Varsavia e Berlino.Il progetto di costruzione di un memoriale dedicato agli espulsi a Berlino hacausato forti attriti fra i due Paesi. Allacerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente russoVladimir Putin, che hannosottolineato la necessità di non dimenticare. “Celebrazioni come questecontribuiscono a rafforzare la memoria e dunque ad impedire che simili tragediesi ripetano”, ha detto il Cavaliere, certo che conflitti del genere nell'Europadi oggi non siano più possibili: “La cultura democratica di tutti i cittadinieuropei è solida, radicata nel tempo e forte dell'esperienza di questa grandeguerra, quindi non vedo nessuna possibilità che si possa ritornare a situazionicome quelle che siamo qui a ricordare”. “Degli oltre 55 milioni di vittimedella seconda guerra più della metà erano cittadini dell'Unione Sovietica”, ha quindisottolineato Putin. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ricordato la "determinazione del popolo polacco a combattere l'autoritarismo e ascegliere la democrazia e la libertà" e ha parlato di un mondoprofondamente cambiato 70 anni dopo l'invasione nazista. L'inquilinodella Casa Bianca non si è recato a Danzica ma ha inviato unadelegazione. nel suo messaggio il presidente americano ha ricordato chesotto l'egida della Nato, la Polonia è ora protetta da un'alleanzagrazie alla quale l'attacco ad un paese è considerato un attacco atutti gli altri membri.