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Il comitato delle prostitute

"Privacy per le escort"

Albina Perri
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 Libertà di prostituzione e diritto alla privacy per le escort cheavrebbero partecipato alle serate nelle residenze del premier SilvioBerlusconi. Li invoca il Comitato per i diritti civili delleprostitute, lo storico "sindacato" delle lucciole con base a Pordenone. "Le signorine invitate a quelle feste sono molte, certamente nontutte sono delle escort, certamente ognuna di loro è donna libera discegliere cosa fare con il proprio corpo, se offrirsi a pagamento ogratis, comunque hanno diritto alla tutela della privacy", si legge inun comunicato del Comitato. "Mettere alla berlina la vita privata di private cittadine (leescort) non è giusto, esse non si possono trattare al pari di unpolitico, che poiché è stato eletto e ha un incarico pubblico deverispondere delle proprie azioni e della propria onestà e moralitàpubblicamente". Il Comitato delle prostitute chiede quindi ai media di non pubblicare più "i nomi delle accompagnatrici". "Se fanno o no le escort è affar loro visto che in questo paese nonc'è l'obbligo di essere iscritte ad un albo professionale, lasciamo chesiano loro eventualmente ad esporsi spontaneamente se avranno voglia difarlo, così come ha fatto coraggiosamente Patrizia D'Addario".

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