Pd, l'affondo di Veltroni:
"Il socialismo è un suicidio"
I guai diPierluigi Bersani non finiscono mai. E così, dopo la decisione di FrancescoRutelli di migrare verso altri lidi, che si chiamano Pierferdinando Casini, ela scelta dei due capigruppo alla Camera e al Senato, Antonello Soro e AnnaFinocchiaro di rassegnare ledimissioni dal loro incarico (considero conclusa la fase politica che miha visto alla presidenza del gruppo e considero che il ricambio di classedirigente fa parte della fisiologia democratica), oggi la bordata arriva WalterVeltroni: “Se il Pd rifluisce sulle posizioni della sinistra socialista o sepunta alla Grande Coalizione, il Pd si suicida. E, nel breve periodo, unacoalizione che metta insieme l'Udc e la sinistra radicale è semplicementeimpensabile. Ci vuole un'alleanza riformista, che abbia però al centro unpartito grande, un partito di centrosinistra”. “Il Pd - ha spiegato Veltroni -non può che essere un partito di centrosinistra a vocazione maggioritaria.Altrimenti non è il Pd». Vocazione maggioritaria che, sostiene l'ex leader, nonè «autosufficienza: la vocazione maggioritaria è la condizione per un'alleanzariformista. Altrimenti al Pd è riservata soltanto la sorte di essere minoranzanon determinante”. Quantoalle voci che circolano sulla creazione, da parte sua, di una corrente, l'exleader del Pd chiarisce: “La solitudine nel gruppo dirigente è meglio di unacorrente. Non ne ho mai fatte e mai ne farò”.