Malaysia, attacco a tre chiese cattoliche
Bottiglie incendiarie e materiale infiammabile
Tre chiese sono state attaccate con bottiglie incendiarie in Malaysia, nel giorno in cui sono previste manifestazioni di protesta della popolazione musulmana contro una sentenza che permette ai cristiani di usare la parola Allah. Il primo attacco è avvenuto attorno alla mezzanote di giovedì contro una chiesa appena fuori dalla capitale Kuala Lumpur. Sono stati due sospetti ha lanciare all'interno dell'edificio materiale infiammabili, prima di dileguarsi a bordo di una moto. Qualche ora più tardi, sono state attaccate la Protestant Life Chapel Church e la Chiesa cattolica dell'Assunzione a Petaling Jaya, non lontano da Kuala Lumpur. Nessuno è rimasto ferito negli attacchi contro le tre chiese, ma gli atti sono stati condannati con forza dal premier Najib Razak, secondo cui l'obiettivo di queste azioni è di “distruggere l'armonia del nostro Paese”, ma “il governo – aggiunge Najib Razak - prenderà tutti i provvedimenti necessari per impedire atti del genere”. Per oggi, alcuni gruppi musulmani più estremisti hanno annunciato proteste di piazza contro una decisione dell'Alta Corte malese presa a seguito di un ricorso presentato da un giornale cattolico, l'”Herald”, che chiedeva di poter utilizzare la parola Allah. Era stato il governo malese lo scorso anno a bandire l'uso del termine arabo per indicare Dio in tutte le pubblicazioni non musulmane.