Treviso, insulta bimba down

Eleonora Crisafulli

«Quando si hanno dei figli mongoli è meglio restarsene a casa». Senza alcun rispetto, si è rivolto così un cliente di una pizzeria di Treviso ai genitori di una bambina down. L’uomo era infastidito dalla piccola, seduta al tavolo accanto insieme ai genitori. Padre, madre e quattro bambine dai tre ai nove anni avevano appena finito di mangiare e una cameriera, intrattenendosi con i clienti, faceva giocare la bambina con dei ritagli di carta. Tutto tranquillo fino a quando un foglio è volato sul tavolo dell’uomo, vicino a un piatto. La reazione, contenuta in quelle poche ma penetranti parole, ha lasciato indifferenti amici e parenti dell’uomo. Il padre della bambina ha invece deciso di non rispondere all’offesa, per  non turbare ulteriormente la figlia, ma ha denunciato l’accaduto, «questo atto di inciviltà», scrivendo una lettera alla “Tribuna” di Treviso: «L'ho fatto perchè simili scene non accadano più. In un istante quell'uomo è riuscito a rovinare una tranquilla serata, ma non ho voluto che mia figlia assistesse a una scenata che avrebbe trasformato un bel ricordo in un trauma». Non è rimasto in silenzio nemmeno il titolare della pizzeria, che venuto a conoscenza dell’episodio, lo ha così commentato: «Cose del genere non devono succedere. Se avessi assistito alla scena avrei allontanato quel cliente arrogante e cattivo. Di clienti così facciamo volentieri a meno».