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Il Tg5 compie 18 anni

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Inaugurata la nuova area video Online il 70% del palinsesto

Maria Acqua Simi
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Il Tg5 compie 18 anni. E per festeggiare la maggiore età, ecco che dà il via alla nuova area video del portale Mediaset, che consentirà di vedere i programmi della tv sul computer a schermo intero e con una qualità molto simile a quella dello schermo televisivo. Per lanciare in grande stile la novità, nello studio del Tg5 si sono dati appuntamento, insieme alla conduttrice dello speciale Cristina Parodi, il direttore del Tg5 Clemente Mimun, il direttore di Canale 5 Massimo Donelli, Alessia Marcuzzi e il direttore di Rti Interactive Media, Yves Confalonieri. Gli inizi- "Nel 1992 -racconta il direttore Clemente Mimun, uno dei fondatori del tg insieme a Enrico Mentana- il Tg5 delle 20 realizzò una media del 21.3%, con poco più di 4 milioni di spettatori. Quello stesso anno, il TG1 era al 32.8%, oltre i 7 milioni. La distanza tra i due Tg in edizione serale era quindi di 11.5 punti percentuali, con il TG5 sotto di 3,1 milioni di spettatori. Il 2009 del TG5 si è chiuso al 25.1, con oltre 5.3 milioni di spettatori, contro il 28.5% del TG1: il distacco si è ridotto a 3.4 punti. In questi 18 anni il TG1 ha perso 4.3 punti. Il TG5 ne ha guadagnati 3.8 e il distacco di teste si è ridotto a 700mila spettatori», sottolinea Mimun. Pubblico- "In questi 18 anni il pubblico del TG5 si può davvero dire che crescendo è ringiovanito. Il TG delle 20 di Mediaset si è infatti rafforzato molto su tutti i target, ma soprattutto sui giovani. Se nel primo anno le quote di uomini tra i 20 e i 24 anni, per esempio, erano sotto al 20%, nell'ultimo anno sono arrivate quasi al 28%. Lo stesso vale per le donne della stessa età, da meno del 25% nel primo anno a oltre il 31% nell'ultimo. Nell'anno dell'esordio infatti, il risultato sul pubblico dei 15-64 anni era del 21.2%; nell'ultimo è salito al 27.5%. 6.3 punti in più tra il pubblico attivo, senza però perdere il contatto con il pubblico maturo e popolare, ma conquistando giovani, laureati, i settori della popolazione che cercano informazione approfondita e veloce nei contenuti e chiara nel linguaggio". Lo sbarco online di tutte le edizione del Tg-  "Nell'era del web 2.0 e della frammentazione delle fonti informative, il tg5 è naturalmente impegnato a restare un riferimento anche per i giovani», ha concluso Mimun. Oltre ai tg (Tg5, Studio Aperto e Tg4) gli internauti potranno vedere la versione integrale di alcuni di programmi di punta di Canale 5 («Amici», «Grande Fratello» e «Forum»), le soap opera «Beautiful» e «Centovetrine», gli approfondimenti giornalisti di «Matrix», «Terra!» e «Sipario», i contenitori di infotainment «Mattino 5», «Pomeriggio 5», «Domenica 5» e «Verissimo», fino all'informazione sportiva («Studio Sport», «Controcampo», «Guida al compionato», «Fuori Giri») e anche il Motomondiale. «Praticamente mettiamo on line il 70% del palinsesto -ha spiegato Yves Confalonieri- ed aumenteremo progressivamente, tenendo fuori i film ed alcuni prodotti che rimarranno esclusivamente in tv». Bye bye Youtube-La messa on line dei programmi consentirà inoltre di recuperare anche dei diritti spesso "piratati", con la relativa pubblicità: «Rispetto agli spezzoni che finiscono su YouTube ci sarà un salto di qualità (grazie all'utilizzo della tecnologia Smooth Streaming di Microsoft, ndr.) ma anche un salto nella legalità, perché saranno tutelati i diritti degli autori dei programmi", ha aggiunto il direttore di Canale 5 Massimo Donelli. Dopo internet, la nuova frontiera per Mediaset "saranno telefonini e smar phone", ha detto infine Yves Confalonieri.

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