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Vallettopoli: Corona prosciolto a Potenza

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Il Gup: il fatto non sussiste. Smontato il teorema Woodcock

Michela Ravalico
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Fabrizio Corona strappa la prima vittoria contro la giustizia nell'ambito di Vallettopoli. Il gup di Potenza, Luigi Barrella, ha disposto il non luogo a procedere nell'inchiesta sulle foto-ricatto perché il fatto non sussiste. La cosiddetta inchiesta "Vallettopoli" era partita da Potenza nel 2007 con gli arresti richiesti ed ottenuti dal pm Henry John Woodcock (ora in servizio a Napoli) dello stesso Corona e di altri indagati. Al re del gossip, che a Milano nei mesi scorsi è stato condannato a 3 anni e 8 mesi per estorsione e tentata estorsione ai danni di vip come i calciatori Coco e Adriano e il motociclista Marco Melandri, la Procura potentina contestava il reato di associazione per delinquere finalizzata all'estorsione e allo sfruttamento della prostituzione. Soddisfatto il fotografo dei vip. "Finalmente comincia a farsi giustizia, ora ne vedrete delle belle...» ha commentato alle agenzie Corona. E poi avverte "Entro dieci giorni mi toglierò dalle scarpe tanti di quei sassolini che dovrete tremare».   Il filone milanese di Vallettopoli - Intanto entra nel vivo la nuova inchiesta coordinata dal Pm di Milano Frank Di Maio, avviata su presunti foto-ricatti ai danni di vip. Di Maio ha ascoltato Corona martedì in qualità di testimone-imputato di procedimento. Mercoledì ha in programma l'audizione di tre fotografi che verranno sentiti in veste di testimoni, tra i quali Max Scarfone. Corona si è presentato al Pm spontaneamente insieme al suo avvocato Giuseppe Lucibello, per raccontare al magistrato alcuni foto-ricatti effettuati da agenzie concorrenti alla sua nel mondo del gossip. 

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