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Umberto Eco: il Pd e D'Alema, che cioccolatai

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L'intellettuale radical chic demolisce il partito: ora serve altro, non so cosa

Albina Perri
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Il Pd è in corto circuito. Le critiche e le picconate ormai arrivano da ogni dove. Ultimo Umberto Eco, intellettuale della sinistra al caviale. Pesante il suo giudizio su Massimo D'Alema e il suo fallimento in Puglia. «Che figura da cioccolatai hanno fatto a Bari questi dirigenti del Pd. Non era difficile prevedere la vittoria di Vendola, no?», dice il semiologo. «D'Alema non ne ha indovinata una da quarant'anni - afferma Eco -, si presenta come il più esperto di tutti, in realtà le ha sempre sbagliate tutte». Eco rincara la dose: «È convinto di essere uno stratega, in realtà ha distrutto tutto quello che ha toccato». Amaro anche il commento sul Partito democratico: «Lo dissi subito, fin dalla nascita, che non ci credevo, la fusione è nata fredda, e non laica. Com'è andata lo vediamo. Occorrerà trovare qualcos'altro. Io non so cosa».

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