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La Clinton è "profondamente ferita"

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Berlusconi interviene in difesa degli Stati Uniti, ma il segretario di Stato americano non si accontenta

Eleonora Crisafulli
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"Sono profondamente ferita". Il segretario di Stato, Hillary Clinton, non ha ancora digerito le critiche sulle operazioni di soccorso ad Haiti e, nonostante gli interventi del ministro degli Esteri Frattini e del presidente Berlusconi, continua a manifestare al mondo intero tutta la sua delusione e amarezza. Sono profondamente ferita da coloro che criticano il nostro PaeseNel discorso pronunciato a Washington, al forum col personale del Dipartimento di Stato, il riferimento a Bertolaso, pur non essendo esplicito, è evidente: "Sono profondamente ferita da coloro che criticano il nostro Paese, la generosità del nostro popolo e l'impegno del nostro presidente nel cercare di rispondere ad un disastro di proporzioni storiche". La Clinton non ha dubbi nemmeno sull'atteggiamento della stampa internazionale, che ha "compreso male o deliberatamente male interpretato" le intenzioni degli Stati Uniti nell'inviare truppe ad Haiti. L'intervento aveva l'unico obiettivo di aiutare nell'opera di ricostruzione. Pronti a ribattere - L'ex first lady ha anche inviato alle ambasciate Usa nel mondo le istruzioni per rispondere alle critiche: "Dobbiamo essere pronti a ribattere ad accuse che consideriamo ingiuste". Ha infine sottolineato di non avere problemi "con coloro che avanzano critiche legittime: possiamo sempre trarre insegnamento per migliorare e sarebbe stupido mettere la testa sotto la sabbia e fare finta di nulla. Ma la cosa importante che i giudizi vengano da persone che hanno un atteggiamento imparziale nei nostri confronti". L'intervento di Berlusconi - Proprio oggi il premier ha voluto ribadire che "senza il generoso e significativo intervento degli Stati Uniti, sarebbe stato tutto assai più difficile". Così il Cavaliere avrebbe voluto mettere fine alle polemiche dei giorni scorsi e ai botta e risposta Bertolaso-Clinton, sottolineando che "la dimensione catastrofica del sisma ha posto la comunità internazionale dinanzi a un compito gigantesco" e la risposta di tutti i paesi è stata rapida, ma a fare la differenza sono stati gli Stati Uniti. Sarebbe opportuno evitare dichiarazioni che possano involontariamente innescare polemicheNella nota, visto il riferimento ad "alcune dichiarazioni che sono state rilasciate e hanno generato equivoci", Berlusconi critica il comportamento del capo della Protezione civile: "In questi casi sarebbe opportuno evitare dichiarazioni che possano involontariamente innescare polemiche, partendo dall'assunto che tutti sono impegnati in buona fede ad aiutare la popolazione di Haiti".  In situazioni critiche come questa è infatti "inevitabile che sorgano serie difficoltà nell'assicurare un efficace coordinamento degli aiuti". È giunto quindi il momento di mettere da parte eventuali malintesi, per "rafforzare l'azione di sostegno alla popolazione di Haiti, un compito enorme nel quale tutta la comunità internazionale deve fare la sua parte e nel cui svolgimento il ruolo delle Nazioni Unite, come sempre, resta cruciale". Onu-Italia - Sulle dichiarazioni della discordia interviene anche l'Onu. Il portavoce del segretario generale  Ban Ki-moon, Martin Nesirky, ha assicurato che tra l'Italia e l'Onu non c'è nessun problema perché Berlusconi "ha chiarito qual è la posizione italiana sulle operazioni di soccorso ad Haiti". Le Nazioni Unite "non vedono quindi il bisogno di commentare le dichiarazioni" di Guido Bertolaso.

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