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Prima pietra del Memoriale della Shoah

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Nel Giorno della Memoria, Napolitano avverte: "Non dimenticare è un dovere"

Michela Ravalico
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Il Memoriale della Shoah di Milano è un'opera «altamente significativa». Così il presidente  della Repubblica Giorgio Napolitano ha manifestato il suo apprezzamento per la prima pietra posta a ricordo della tragedia dei campi di sterminio. Alla vigilia del Giorno della Memoria, con una nota del Quirinale, Napolitano manifesta la stima nei confronti del Presidente della Fondazione, Ferruccio De Bortoli, «per avere portato a compimento il non facile percorso necessario per dare inizio ad un'opera che ritengo altamente significativa, quale luogo di testimonianza di un evento tragico che dovrà per sempre rimanere quale monito nella memoria delle generazioni future». Il presidente della Repubblica ricorda con commozione la visita di tre anni fa «in quel cupo sotterraneo della Stazione di Milano che era punto di partenza per il viaggio dei treni blindati diretti ai campi di sterminio nazisti, dove vennero atrocemente eliminati più di ottomila italiani di religione ebraica: uomini e donne di ogni età, vecchi e bambini, scoperti ed arrestati in Italia con l'attiva e consapevole complicità della Repubblica Sociale». Ricordare quegli atroci fatti che «risalgono a una fosca stagione della nostra storia» è un dovere. Se non lo rispettassimo, «peccheremmo di colpevole indifferenza. Così come non dimentichiamo il grande stuolo dei giusti italiani che, a rischio della loro stessa vita, contribuirono a salvare molte migliaia di ebrei, non soltanto italiani. Fu la loro un'opera di riscatto per il nostro popolo».

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