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Aspettava Berlusconi con coltelli e ferri vecchi

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Fermato un uomo davanti a Palazzo Grazioli. "Volevo solo consegnargli una poesia"

Maria Acqua Simi
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Non finiscono i guai per il premier. Perché adesso in giro ci sono gli emulatori di Tartaglia. È il caso un uomo di 55 anni, senza fissa dimora, che ieri sera è stato notato  da una pattuglia del Nucleo radiomobile di carabinieri intorno alle 20, mentre aspettava non lontano da un gruppo di giornalisti il rientro del premier da un incontro politico. Insospettiti, i militari lo hanno avvicinato e perquisito. Con sé aveva coltelli e bulloni. L'uomo, con alcuni precedenti penali, senza fissa dimora, originario dell'ex Jugoslavia, si sarebbe giustificato dicendo ai carabinieri: "Aspettavo il premier per consegnargli una poesia". I militari che lo hanno portato in caserma sono poi risaliti all'auto che l'uomo utilizzava come una sorta di dimora. Auto che risultata rubata. Per questo, con l'accusa di ricettazione della vettura, l'uomo è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e denunciato per il possesso dei coltelli. Adesso si trova a Regina Coeli.

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