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Alfano: "Sì ai pm autonomi"

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La mafia si combatte coi fatti

Eloisa Palomba
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Agrigento - Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, partecipandoad Agrigento alla cerimonia di commemorazione del 18esimo anniversariodell'uccisione del giudice Rosario Livatino, ha spiegato di essere cosciente dellapossibilità che il quadro politico possa cambiare in futuro,  e che un eventuale assoggettamento dei pmall'Esecutivo potrebbe avvantaggiare la parte politica dominante. Ma questo,assicura il Guardasigilli, non accadrà mai. “Nell'ordinamento non ci sarà maiun principio che assoggetti il pm all'Esecutivo”, ha affermato Alfano. "Ildisegno costituzionale al riguardo è chiaro. Il giudice è sottoposto allalegge, fatta dal Parlamento in nome del popolo italiano, lo stesso in nome delquale il giudice emette la sentenza", ha aggiunto.  Poi, il ministro della Giustizia haassicurato che la lotta del governo per prevenire e contrastare le azionicriminose della mafia è più sentita che mai. “Nelle prossime settimane ilgoverno presenterà al Parlamento il Testo unico che riguarda le misure diprevenzione antimafia per consentire un contrasto più efficace. Oggi le normesono distribuite in una miriade di testi”. E ricordando Rosario Livatino,ucciso dalla mafia il 21 settembre del '90, Alfano ha detto: “Siamo qui peronorare la figura di questo grande magistrato, non a parole ma con unprovvedimento concreto: ho sempre detestato l'antimafia delle parole”.

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