L'inglese Glaxo chiude il centro ricerche di Verona

Michela Ravalico

Non bastavano Alcoa, che vuole chiudere gli impianti in Sardegna, Fiat, che vuole lasciare la Sicilia. Ora anche Glaxosmithkline, il colosso farmaceutico inglese, è pronto a calare la mannaia dei licenziamenti sui 750 lavoratori del suo centro di ricerca di Verona. L'annuncio della chiusura è stato fatto giovedì dal capo della ricerca mondiale della multinazionale.  Da Londra, il top manager Andrew Witty, ha spiegato che l'operazione rientra in un piano di  riduzione dei costi, che prevede tagli per circa 4.000 posti di lavoro in tutto il  mondo. Nel Centro ricerche di GlaxoSmithline lavorano 550 ricercatori 'under 45' anni, oltre a 200 lavoratori dell'indotto.