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Vancouver apre i Giochi invernali

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Cerimonia dedicata all'atleta georgiano morto durante le prove

Eleonora Crisafulli
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Vancouver apre i Giochi invernali. Ma la cerimonia inaugurale comincia nel lutto, con una dedica alla memoria di Nodar Kumaritashvili, un atleta georgiano morto in un incidente in pista durante le prove con lo slittino. Una scritta a caratteri bianchi appare sui maxischermi in mezzo alla folla  commossa. Lo spettacolo però deve andare avanti. Dopo un minuto di silenzio, Michaelle Jean, governatore generale del Canada, alle 20.31 locali ha dato ufficialmente inizio alla manifestazione: «Dichiaro aperti i Giochi di Vancouver, XXI edizione delle Olimpiadi invernali».  "The Great One" Wayne Gretzky, leggenda dell'hockey canadese, ha completato il percorso della torcia olimpica e acceso il tripode di ghiaccio nell'impianto gremito da 60mila spettatori. Oltre 2500 atleti provenienti da 82 paesi sono stati accolti da John Furlong, presidente del Comitato organizzatore. In posizione numero 41 l'Italia guidata dal portabandiera Giorgio Di Centa. Il pubblico ha salutato con un'ovazione la delegazione del Canada che ha chiuso la sfilata. I 10 atleti georgiani, che resteranno a Vancouver per «onorare lo spirito olimpico», si sono presentati con una sciarpa nera e una fascia al braccio. Il portabandiera Iason Abramshivili ha guidato una delegazione sotto una bandiera listata a lutto. Alcuni anifestanti che si oppongono alle Olimpiadi hanno marciato per le vie di Vancouver nel giorno dell'apertura, lanciando slogan come «vergogna Canada, vergogna», ma sono stati bloccati prima di arrivare al luogo della cerimonia. Due persone sono state fermate dalla polizia. I manifestanti, diverse centinaia, protestavano contro la globalizzazione, sostenendo che l'evento sia un party riservato ai ricchi, ma finanziato con fondi pubblici che sarebbe meglio destinare alla soluzione di problemi sociali, come quello dei senza casa.

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