Nicastro il furbastro
di Filippo Facci
Il problema non è solo che il magistrato Lorenzo Nicastro possa diventare un politico, il problema è che uno così sia mai stato un magistrato. C'è solo da ringraziare Fabrizio Roncone del Corriere della Sera per l'intervista rivelatrice che gli ha fatto ieri: trasudava tutta la spocchia, l'arroganza, la vanagloria e il narcisismo di questa sagoma che non vede nulla di strano nel diventare avversario politico di Raffaele Fitto (in Puglia) dopo averlo rinviato a giudizio: normale. Persino l'Associazione nazionale magistrati si è lamentata della sfacciataggine. Che gli frega: da parte sua nessun imbarazzo, solo delle vacue e generiche sciocchezze sul diritto di ogni cittadino a candidarsi. E sfido che con Di Pietro si è trovato subito: assieme a quell'altro, De Magistris, formeranno il nuovo formidabile trio che risulterà eletto solo perché indagava sui politici. Bravi. Bello. Benvenuto in politica, Lorenzo Nicastro: ma sappia che a certa boria sacrale, ora, dovrà rinunciare; i politici sono abituati a ben altro diritto di critica. Lei, al termine della sua intervista al Corriere, ha chiesto al nostro collega Roncone: «Come sono andato?». Ecco: da magistrato nessuno le avrebbe risposto, mettiamo, che è stato ridicolo. Ma per il futuro, che dire: a risentirci.