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Cade il governo olandese

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Troppe posizioni inconciliabili dei suoi componenti sulla prosecuzione dell'intervento militare in Afghanistan

francesca Belotti
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Il governo olandese è caduto, a causa delle posizioni inconciliabili dei suoi componenti sulla prosecuzione dell'intervento militare in Afghanistan. Lo ha comunicato il capo dell'esecutivo alle 4.20 di sabato mattina. Il primo ministro democristiano Jan Peter Balkenende ha reso nota la spaccatura della maggioranza al termine di una riunione di circa sedici ore del Consiglio dei Ministri sulla prosecuzione della partecipazione militare del Paese alle operazioni contro i talebani. La seconda forza della coalizione, il partito laburista, si è ritirata: una decisione che dovrebbe portare alle elezioni, dato che l'attuale primo ministro non dispone più di una maggioranza. "Presenterò più tardi alla regina le dimissioni dei ministri e dei segretari di stato del partito laburista", ha dichiarato Balkenende, durante una conferenza stampa, "metterò a disposizione i portafogli e gli incarichi degli altri ministri e segretari di stato". L'alleanza tripartitica era profondamente divisa su mantenimento della presenza militare nella provincia di Uruzgan o il ritiro del contingente olandese alla scadenza della sua missione ad agosto. L'Alleanza cristiano democratica desiderava ridurre la forza esistente nella provincia esposta. Mentre il capo del governo tentava di rimandare la decisione, il ministro delle Finanze Wouter Bos, leader del partito laburista, chiedeva una decisione immediata, equivalente a compromettere la sopravvivenza del gabinetto. La missione olandese in Afghanistan, formata da 1.600 uomini, prosegue dall'agosto 2006. È costata la vita a ventuno soldati. La Nato aveva chiesto all'Olanda di “investigare la possibilità di una permanenza più lunga in Afghanistan” per i circa 2.000 militari olandesi dispiegati nell'Uruzgan, lasciando un contingente fino ad agosto 2011. La richiesta, sostenuta dal centrodestra dei cristiano democratici di Balkenende (Cda), ha trovato la ferma opposizione del ministro delle Finanze Wouter Bos e del suo partito laburista (PvdA), una delle tre forze al potere, che ha chiesto la fine della missione in Afghanistan nei tempi promessi in precedenza: “con l'ultimo soldato olandese via dall'Uruzgan entro la fine dell'anno”. Il governo Balkenende aveva preso il potere tre anni fa.

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