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Torino ospita un brigatista tedesco

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Marrone: "Se Chiamparino non interviene, è corresponsabile di apologia del terrorismo"

Eleonora Crisafulli
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Un terrorista delle brigate rosse tedesche in visita a Torino e in città scoppia la protesta. Dopo i comizi degli ex brigatisti Scalzone e Curcio, ospitati in centri sociali di proprietà del Comune, una nuova visita scuote le tante vittime del terrorismo. L'evento - Il 28 febbraio prossimo i locali comunali di via Luserna di Rorà, in cogestione con una cooperativa sociale, ospiteranno quello che da molti è considerato “un evento vergognoso in onore della Rote Armee Fraktion”, ovvero le brigate rosse tedesche. Sono previste una mostra di mosaici in marmo raffiguranti i volti dei terroristi Raf, la proiezione di un documentario girato dalla fondatrice del gruppo, Ulrike Meinhof, e un comizio di Irmgard Moeller. Apologia del terrorismo - Maurizio Marrone, dirigente regionale del Popolo della Libertà, denuncia l'“inconcepibile” iniziativa: “Ancora una volta all'ombra dell'amministrazione Chiamparino, il Comune ospita all'interno di propri locali iniziative di apologia del terrorismo rosso, ma ancora una volta li abbiamo beccati”. Il rappresentante del Pdl si ribella alla possibilità che “una città insanguinata dal brigatismo come Torino sia trasformata in palco per assassini come la Raf, sicari della Stasi e responsabili di decine di omicidi”. Non è possibile nemmeno liquidare l'incontro come un approfondimento storico-culturale, dal momento che “la finalità apologetica di terrorismo è orgogliosamente rivendicata sul sito internet dell'autonomia”. Su infoaut.org viene presentato il comizio come “un incontro per ricordare, conoscere ed unire le lotte di allora e quelle di oggi - Perché il fuoco non muore - Per tenerlo acceso nel cuore di chi lotta per un mondo di liberi ed eguali senza più oppressi ed oppressori”. Chiamparino corresponsabile - Marrone invita dunque il sindaco Chiamparino e l'amministrazione della Circoscrizione a intervenire, “hanno il potere di impedire questa vergogna. Se non lo esercitano sono corresponsabili”.

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