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Galliani: meno tifo da stadio

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Il presidente della serie A: troppa sovraeccitazione non fa bene

Albina Perri
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 Adriano Galliani veste i panni del presidente della Serie A e richiama tutti, "allenatori, giocatori e tifosi", ad "abbassare i toni" dopo le vibranti polemiche che hanno caratterizzato l'anticipo di sabato tra Inter e Sampdoria. "Io sono il presidente della Serie A e vorrei fare un invito ad abbassare i toni", ha detto Galliani riferendosi al gesto delle manette mimate dal tecnico interista Josè Mourinho, "questi gesti eccitano gli animi, non ho mai visto un pubblico eccitato come nel derby. Non è un attacco, dobbiamo abbassare assolutamente i toni, non vedo che interesse ci sia a sovraeccitare i tifosi".   Il nervosismo dell'Inter sta nella rimonta abbozzata da Roma e Milan? Galliani evita di replicare direttamente: "Non ne voglio parlare e non voglio fare il censore", ha detto il presidente della Serie A, "dico che c'è troppa sovraeccitazione e non va bene. Non è un problema tra Inter e Milan". In veste istituzionale Galliani ha fatto intendere chiaramente di auspicare il passaggio del turno in Champions League delle tre italiane rimaste in gara, Milan, Inter e Fiorentina: "Stiamo rischiando molto, molto, di perdere già dal 2011-2012 un posto in Champions. Solo gli autolesionisti tiferebbero contro una squadra italiana", ha detto riferendosi ad una domanda sulla sfida tra l'Inter ed il Chelsea allenato da Carlo Ancelotti.   Da amministratore delegato del Milan, Galliani si è mostrato cauto circa le prospettive di rimonta sull'Inter, lontana attualmente sette punti: "Non so se il campionato sia riaperto", ha detto Galliani, "vedremo dopo il recupero. Non so se sia più facile rimontare l'Inter o il Manchester United in Champions, non faccio l'indovino".

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