Caso Marrazzo, restano in carcere i carabinieri
In possesso dei video compromettenti, avrebbero ricattato l'ex presidente della Regione
Resta in carcere il maresciallo implicato nel caso Marrazzo. Lo ha deciso la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso dei magistrati della procura della Repubblica di Roma: nei confronti di Nicola Testini dovrà esprimersi nuovamente il Riesame. I giudici hanno confermato inoltre le misure cautelari nei confronti degli altri tre carabinieri della stazione Trionfale di Roma: Luciano Simeone e Carlo Tagliente restano al Regina Coeli, mentre Antonio Tamburrino ai domiciliari. Quest'ultimo, il “mediatore” avrebbe contatto l'agenzia Photomasi di Milano per piazzare i video in cui l'ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, si trovava in compagnia del trans Natalie, nell'appartamento di via Gradoli.