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Torino, piercing "fai da te" a scuola

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Protagoniste dell'accaduto? Alcune studentesse minorenni di un istututo superiore a Rivoli

francesca Belotti
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Al suono della campanella, tutti in fila nei bagni per il piercing «fai-da-te». È quanto scoperto dai carabinieri della compagnia di Rivoli, in provincia di Torino, in un istituto superiore della zona. Protagoniste dell'accaduto alcune studentesse minorenni, delle quali una eseguiva i piercing, sia su se stessa che sulle amiche, mentre le altre erano “clienti”, anche se le prestazioni non sono mai state pagate. Tutto è partito dalla denuncia della madre di una studentessa alla quale era stato effettuato un piercing al labbro inferiore, che ha denunciato quanto accaduto chiedendo che l'autrice non fosse punita ma che la si mettesse in condizione di non ripetere quanto fatto. Da quello che è stato appurato, la ragazza aveva utilizzato un ago-cannula simile a quello che si usa nei prelievi di sangue per effettuare il piercing nel bagno della scuola durante un intervallo. Le giovani erano anche state scoperte da un'insegnante, ma avevano simulato un malore. In altri casi, invece, non è certo se siano stati effettuati piercing ex novo oppure semplici sostituzioni di anelli già esistenti. È invece certo che tali operazioni si siano svolte anche per strada, utilizzando una spilla da balia, delle garze e delle salviette, che sono state trovate ancora sporche di sangue all'interno di una borsetta dell'autrice.

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