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Stella sulla Walk of Fame per Andrea Bocelli

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"È il segno dell'affetto del pubblico americano nei miei confronti"

Monica Rizzello
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Anche Andrea Bocelli ha la sua stella sulla Walk of Fame, la famosissima passeggiata delle stelle, sull'Hollywood Boulevard. «E chi poteva immaginare una cosa del genere? Stento ancora a crederci soprattutto se penso a tutti gli artisti illustri che mi hanno preceduto» commenta il tenore. «Questa stella ha un significato simbolico enorme: è il segno dell'affetto del pubblico americano nei miei confronti, affetto che dimostra sempre, ai concerti e quando mi incontra per strada. Il pubblico americano ha un rapporto speciale con la musica, si diverte ai concerti, sapendo di essere sempre arricchito di qualcosa». Bocelli è lusingato anche del paragone con Luciano Pavarotti, ma ci tiene a ribadire la sua unicità: «Ogni artista è simile solo a se stesso. Se ha un posto nel panorama internazionale è perché è stato in grado di lasciare il segno». Paragone che negli Stati Uniti è particolarmente sentito, forse anche perché entrambi hanno sperimentato anche la musica pop: «Ci tengo molto alla purezza del linguaggio. Quando canto l'Opera lo faccio con le sue regole, ben certe e precise. Poi con il pop mi sono aperto ad un mondo diverso, anche se il mio amore rimane l'Opera. Ma sono un musicista e soprattutto un amante della musica, senza specifiche di genere». Bocelli parla anche di Sanremo, festival che vinse nel 1994 con la canzone Il mare calmo della sera. Il tenore non rinnega quell'esperienza, e al contrario confessa di seguire la manifestazione: «Di questa ultima edizione ne ho visto qualche sprazzo. Perché quelle poche volte che sono a casa dalle tournée, amo stare con gli amici, organizzare cene, e quindi ho poco tempo per guardare la tv. Mi è piaciuta soprattutto Marika, con la quale siamo amici, è stata in tour con me e ha presentato una canzone interessante. E poi mi è piaciuta Jessica Brando, che ha presentato un brano molto fresco. Ma come sempre accade per Sanremo saranno i prossimi mesi a decretare il vincitore». Diplomazia a proposito della canzone arrivata seconda, cantata da Pupo, Emanuele Filiberto e il tenore Luca Canonici: «Come dicevo non ho visto tutto il festival e non ho sentito la loro canzone, comunque le polemiche lasciano il tempo che trovano. Se la canzone piacerà al pubblico allora vorrà dire che hanno fatto bene, se verrà messa da parte allora si sarà trattato di un'operazione sbagliata. Semmai si potrebbe dire qualcosa sulle doti canore del Principe Emanuele Filiberto, per il resto può fare quello che vuole, un emendamento alla Costituzione gli permette di venire in Italia, e quindi anche a Sanremo». Bocelli parla di giurisprudenza, anche grazie alla sua laurea, «laurea che mi serve qualche volta per parlare con voi giornalisti e per dare un occhio ai contratti con le case discografiche».

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