Le "minacce" a Santoro? Sui giornali dal 2001
I pm scoprono l'acqua calda: Berlusconi non ha mai nascosto la sua avversione per la parzialità del giornalista. Ecco una carrellata degli sfoghi del premier
Diciotto telefonate “inchiodano” Silvio. I pm di Trani hanno deciso di mettere in croce il premier, un'altra volta, perché ha alzato il telefono e ha chiesto all'Agcom di fare il suo mestiere, cioè garantire “la tutela del pluralismo sociale, politico ed economico nel settore della radiotelevisione”. Peraltro senza riuscirci. I giudici di Trani, forse, non leggono i giornali: perché se lo facessero avrebbero di sicuro risparmiato il tempo e il denaro utilizzato per spiare le telefonate di Berlusconi. E' almeno dal 2001, infatti, che il premier dice le medesime cose che ha urlato a Innocenzi, in pubblico e senza paura di passare per dittatore. Spesso in molti gli sono pure andati dietro. Tra gli altri, Sabina Guzzanti e Lucia Annunziata, non proprio due donne di destra. Ecco dunque una rapida carrellata, a casaccio e giusto per gradire, di tutte le volte che il premier si è arrabbiato con Santoro. Chiedendo la sua testa? Macché, chiedendo qualcosa che in democrazia dovrebbe essere sottinteso: un minimo di equilibrio. Per questa richiesta oggi è indagato. 16 marzo 2001- Berlusconi a Santoro: "Questo mio intervento non è del Berlusconi politico ma del cittadino italiano che vuole rispondere a certe accuse mosse nel corso dal programma da alcuni ospiti. Non voglio che i miei colleghi vengano intrappolati in dibattiti televisivi come il suo, costruiti apposta per metterli in difficoltà e in cattiva luce. Non partecipiamo a trasmissioni trabocchetto. Lei non interrompe niente, lei è un dipendente della tv pubblica, si contenga". « L'uso che Biagi... Come si chiama quell'altro? Santoro... Ma l'altro? Luttazzi, hanno fatto della televisione pubblica, pagata coi soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere da parte della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga». 18 aprile 2002 (il famoso Editto bulgaro) « L'uso che Biagi... Come si chiama quell'altro? Santoro... Ma l'altro? Luttazzi, hanno fatto della televisione pubblica, pagata coi soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere da parte della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga». 3 novembre 2006- Silvio Berlusconi si lamenta di aver telefonato alla redazione di Annozero, chiedendo che Michele Santoro leggesse una precisazione sui contenuti della trasmissione e alcune affermazioni del suo conduttore, ma Santoro non dà corso alla richiesta. Santoro non lo fa parlare. L'allora presidente dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani, dice: "ieri sera il giornalista della Rai, che non conosce le vere regole del contraddittorio e fa degli attacchi mediatici al presidente Berlusconi la sua ragione di vita professionale, ha dato nuovamente il peggio di sè con un processo televisivo sommario al leader dell'opposizione. Santoro Si ostina a voler fare il tribuno di un popolo che ormai non lo segue più e, spalleggiato dal ministro Di Pietro e dal suo sodale Travaglio, ha dimostrato ancora una volta tutto il suo livore nei confronti di Berlusconi. Non avevamo nessuna nostalgia del suo killeraggio senza alcun diritto di difesa. Il metodo usato ieri, con il povero Filippo Facci messo in netta minoranza e quasi costretto al silenzio, non si usa in nessun paese democratico". 26 settembre 09 - La messa in onda di uno spezzone dell'intervista a Patrizia D'addario non piace a Berlusconi, che da Pittsburgh va su tutte le furie. Un malumore a cui segue l'annuncio di Scajola, che definisce il programma "spazzatura" . 16 ottobre 2009- Berlusconi: considero che una televisione pubblica pagata con i soldi di tutti non dovrebbe ripetere in televisione i processi che sono stati fatti e che sono ancora in corso nelle aule giudiziarie. 12 aprile 2009- Puntata del 9 aprile contro la protezione civile in Abruzzo. Berlusconi: la tv pubblica non può comportarsi in questo modo. Gianfranco Fini bolla la puntata del programma di Michele Santoro come "semplicemente indecente". Il presidente e il direttore generale della Rai, Paolo Garimberti e Mauro Masi avviano"tutti gli approfondimenti previsti dalla normativa vigente e dai regolamenti aziendali" sulla puntata. E in una nota ribadiscono "pieno e forte sostegno alle azioni svolte dalla Protezione civile". Sdegnato anche il vescovo dell'Aquila che esprime il proprio giudizio anche sul resto della trasmissione: "E' vergognoso che si permetta sulla televisione pubblica un dileggio così incivile su un dolore tanto grande affrontato dagli aquilani con molta dignità e un così evidente disprezzo di tutti i soccorritori e i volontari che hanno contribuito con meravigliosa generosità e affrontando gravi rischi a salvare moltissime vite umane". Maurizio Gasparri, racconta che Ignazio La Russa, invitato da Santoro ma impossibilitato a partecipare, gli aveva chiesto di andare al suo posto ma lui ha declinato l'invito "perché non ho alcuna stima né di Santoro, né di Travaglio né di Vauro, persone con le quali non ho alcun interesse a confrontarmi perché so come fanno le trasmissioni". Però definisce il programma e i suoi animatori "utili" perché "la capacità di faziosità e di stravolgimento della realtà di Santoro e dei suoi sodali motiva e mobilita i nostri elettori. Grazie a gente come quella noi saremo al governo per sempre. Vauro e Travaglio sono anche peggio di Santoro. Santoro, e i bassifondi delle città ad alto rischio - conclude Gasparri - sono i soli posti che evito". Sabina Guzzanti: mi ha colpito la mancanza di lucidità del ragionamento dovuta senza dubbio alla mancanza di principi 8 maggio 2009- Il premier in conferenza stampa a Palazzo Chigi alla domanda se avesse visto la trasmissione, risponde: «Avevo da lavorare su cose serie». il presidente del Consiglio si è chiesto se questo sia il modo di spendere i soldi pubblici. L'attrice Sabina Guzzanti, ospite saltuaria del programma Annozero, critica sul suo blog la puntata. «Mi ha colpito la mancanza di lucidità del ragionamento dovuta senza dubbio alla mancanza di principi. Non potendo opporre un principio, il risultato sono insinuazioni, suggestioni, gomitate e controgomitate, false speranze, servilismo, confusione, straordinariamente sintetizzate dalla recitazione della Guerritore, tesa: quello sguardo intenso, così teso, così italiano». 17 gennaio 2009- «Uno spettacolo vergognoso» che speriamo «non si ripeta più». Con questo duro giudizio si conclude una lunga lettera dell'ambasciatore israeliano in Italia, Gideon Meir, al presidente della Rai Claudio Petruccioli con la quale il diplomatico esprime la sua «protesta» ed il suo «sconcerto» per la puntata di «Annozero» andata in onda ieri sera su Rai due. Lucia Annunziata abbandona lo studio di Santoro. «Se anche Lucia Annunziata si alza e se ne va vuol dire che qualche problema di imparzialità in queste trasmissioni di Santoro deve esistere», Ignazio La Russa. Albina Perri