Processo derivati, 4 banche alla sbarra

Michela Ravalico

Partirà a Milano, il 6 maggio prossimo, un processo epocale contro 4 banche, accusate di truffa aggravata ai danni del Comune di Milano, per uso improprio dei derivati. Epocale, nel senso che potrebbe fare epoca, visto che si tratta del primo caso giudiziario di questo tipo in Europa. Il gup milanese Simone Lueri ha iscritto sul registro degli indagati 4 istituti bancari del calibro di Jp Morgan, Deutsche Bank, Ubs e Depfa Bank e 13 persone fische tra le quali l'ex city manager del Comune di Milano Giorgio Porta, il consulente Mauro Mauri e pure Gaetano Bassolino, manager di Ubs a Londra e figlio del governatore uscente della Campania Antonio Bassolino. L'accusa - L'ipotesi di reato del Gup è di truffa aggravata ai danni del Comune di Milano. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, le banche avrebbero avuto un guadagno illecito di circa 100 milioni di euro ai danni dell'amministrazione comunale a seguito di un'operazione in derivati su un bond da 1,68 miliardi di euro.   Primo caso in Europa -  Il processo che inizierà il 6 maggio prossimo, davanti un giudice monocratico della quarta sezione penale del tribunale di Milano, è il primo del suo genere in Italia e probabilmente anche a livello mondiale. L'unico precedente riguarda una sentenza a Londra di un tribunale amministrativo nella quale si diceva che i comuni non possono sottoscrivere contratti derivati. In Italia ci sono altre inchieste sui derivati sottoscritti da amministrazioni locali ma sono tutte in fase di indagini ancora in corso. Per la procura di Milano questo rinvio a giudizio, secondo quanto appreso, rappresenta una tappa di un percorso, un passaggio delicato, ma comunque un passaggio, di un processo più lungo. La smentita delle banche - "Non abbiamo perpetrato alcuna truffa ai danni del comune di Milano". Rispondono così i portavoce e i legali dei 4 istituti in seguito alla notizia del rinvio a giudizio da parte del tribunale di Milano. Ubs specifica " le operazioni e i derivati sono stati autonomamente valutati dal Comune, sia sotto il profilo finanziario, sia per l'aspetto legale, dai competenti organi del Comune medesimo e da professionisti esterno". Deutsche Bank ritiente "che le nostre argomentazioni siano fondate e saranno dimostrate nel corso del procedimento giudiziario. Ribadiamo inoltre la piena fiducia nell'integrità dei nostri dipendenti coinvolti nella transazione". Per Jp Morgan, "Ci difenderemo con forza dalle accuse avanzate e siamo certi che la solidità della nostra posizione in relazione agli addebiti contestati verrà dimostrata nel corso del dibattimento".