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Venezia, multa per chi nutre i volatili

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Il ricorso: anche San Francesco sarebbe stato multato

Monica Rizzello
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Multa a Venezia per chi nutre i volatili. Anche San Francesco verrebbe multato, in base al Regolamento di igiene urbana veterinaria che sanziona chi nutre i volatili. Per annullare alcuni passaggi del regolamento, quattro cittadini veneziani hanno depositato un ricorso straordinario al Capo dello Stato contro il Comune di Venezia, nella figura del sindaco Massimo Cacciari. Tra i ricorrenti, un veneziano che nel gennaio scorso è stato sanzionato: la polizia municipale lo ha “beccato” mentre dava del pane a passerotti, gabbiani e colombi in Riva degli Schiavoni. I volatili, fanno presente i quattro, appartengono al patrimonio dello Stato e il controllo sulle specie deve essere praticato con metodi ecologici, non con la fame, e su parere obbligatorio dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, ora Ispra. Inoltre, «se per i colombi era stata paventata una presunta urgenza e necessità», per quanto riguarda gli altri uccelli non esiste indagine a supporto del divieto di nutrirli. Del resto, il divieto totale di dare cibo a tutti i volatili è privo di «qualsiasi giustificazione» e l'ordinanza del sindaco che impone la cattura e l'abbattimento continuo dei colombi è «illegittima e inefficace». «L'amministrazione comunale - concludono - non ha mai voluto prendere in considerazione metodi non cruenti, possibili e sperimentati con successo in altre città per il controllo numerico dei colombi».

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