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Necrofilo rubava al cimitero foto di ragazze

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Scoperto macabro album in cui le collezionava

Monica Rizzello
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Teneva in casa un album agghiacciante di ritratti di ragazze morte a lui sconosciute, ordinate e nascoste nella sua camera: foto rubate sulle lapidi del cimitero monumentale di Roma, quello del Verano, scelte con cura. I soggetti erano sempre donne giovani e carine. Armato di cacciavite, forzava il portaritratti sulla lapide e tornava a casa con un nuovo macabro pezzo della sua collezione. Per questo motivo, un 40enne romano, incensurato, è stato denunciato dai carabinieri. Le indagini andavano avanti da tre mesi, precisamente da Natale, partite dalle segnalazioni delle famiglie delle giovani scomparse, che avevano denunciato ai custodi del cimitero gli insoliti furti. Oltre che insoliti, i carabinieri si sono accorti che i furti venivano ripetuti spesso, e quasi tutti avvenivano in prossimità delle fermate della navetta che percorre i viali interni del cimitero. I custodi hanno quindi tenuto d'occhio i settori vicini alle fermate e hanno individuato tre sospetti. A quel punto sono entrati in campo i carabinieri della stazione di San Lorenzo. Dopo alcuni appostamenti, hanno trovato l'uomo intento con un cacciavite a forzare un portafoto e lo hanno bloccato, disponendo inoltre una perquisizione nella casa, in cui il 40enne abita con l'anziana madre ignara ovviamente della macabra passione del figlio. Nella camera dell'uomo sono spuntate altre foto, circa una decina di belle ragazze morte giovani. A quel punto il 40enne ha confessato. Le foto sono state sequestrate e restituite alle famiglie delle ragazze morte. Non è la prima volta che il cimitero del Verano è al centro di un fatto di cronaca. Nel 2007 la procura aprì un fascicolo dopo che fu scoperto che una donna psicolabile si prostituiva usando come alcova una cappella gentilizia del camposanto. In quel caso, l'Ama aprì un'inchiesta interna e sospese dieci dipendenti.

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