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Lombardia, 400 sindaci restituiscono la fascia

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Protestano contro i tagli "continui e ingiustificati"

Monica Rizzello
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Letizia Moratti prende in contropiede i sindaci, attivandosi per avviare un tavolo di confronto con il Ministero dell'Economia. La Moratti, che non è scesa questa mattina in piazza a Milano assieme ai colleghi della Lombardia per protestare contro i vincoli del Patto di stabilità interno, condivide l'iniziativa, pur contestandone il metodo. «Ho appena sentito per telefono il sindaco Moratti - ha detto Attilio Fontana, presidente di Anci Lombardia - e mi ha detto che c'è stato un contatto con il Ministero di Tremonti per iniziare a discutere dei nostri problemi. Sarà un incontro esclusivamente di Anci Lombardia, perchè gli amministratori della Lombardia sono la parte più propositiva del Paese». Molti amministratori locali hanno contestato la scelta repentina del sindaco di Milano di non aderire ad una iniziativa che aveva contribuito ad organizzare, in particolare quelli del centrosinistra. «La presenza di tanti sindaci oggi in piazza - ha detto Giorgio Oldrini, sindaco di Sesto San Giovanni - di diverso orientamento politico dimostra che i sindaci sono in primo luogo espressione e rappresentanti di un territorio. Chi non c'è ha voluto dimostrare solo la propria appartenenza politica. Ben vengano tutti i tavoli con il governo, purchè non si continui a prenderci in giro». Si sono dati appuntamento per oggi 8 aprile davanti alla prefettura milanese 400 sindaci lombardi, per consegnare al Prefetto la loro fascia tricolore. La manifestazione ha come obiettivo quello di ''protestare contro i continui e ingiustificati tagli ai Comuni, che si rifletteranno inevitabilmente nei servizi ai cittadini''. ''Ho deciso di aderire a questa iniziativa che ha un forte valore simbolico - commenta Daniela Gasparini, sindaco di Cinisello Balsamo - perché la situazione in cui ci troviamo a lavorare è davvero insostenibile, dobbiamo sempre fare i conti con trasferimenti esigui e poche regole certe. Come è possibile gestire il bilancio e programmare senza sapere di quali risorse poter disporre?''. ''Oltre alla fascia che noi sindaci della Lombardia restituiremo simbolicamente, continua la Gasparini - al Prefetto presenterò il conto delle spese che il comune di Cinisello Balsamo paga per far fronte a quei servizi che dovrebbero essere garantiti dallo Stato: dalla mensa per il personale scolastico, agli affitti di caserme e tribunali, alle spese di cancelleria. Per quanto ci riguarda nel 2009 abbiamo sostenuto una spesa di circa 350 mila euro. In questi anni i Comuni hanno partecipato più di altri al risanamento della finanza pubblica, in particolare i Comuni della Lombardia hanno raggiunto obiettivi di miglioramento del deficit anche superiori a quelli dati loro e hanno una minore spesa per il personale rispetto ai Ministeri'', conclude.

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