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Vietato usare Mameli negli spot

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La decisione dell'Istituto di autodisciplina pubblicitaria: l'Inno non va sfruttato

Albina Perri
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Vietato in pubblicità utilizzare  l'inno di Mameli "sia esso in forma originale, come fatto da Superga  per lo spot 'Superga peoples shoes of Italy', sia in forma manipolata  come nel caso di Calzedonia". E' la decisione dello Iap, Istituto di  autodisciplina pubblicitaria, di "accogliere il ricorso avanzato dal  Comitato di controllo nei confronti di BasicNet (società cui appartiene il celebre marchio di scarpe italiane) e i canali Boing e  Mtv".  Secondo il Comitato di controllo, si legge nell'articolo, lo  spot incriminato si poneva in espressa violazione "dell'articolo 10   (Convinzioni morali, civili) e dell'articolo 1 (onestà e correttezza della pubblicità) del Codice di autodisciplina pubblicitaria"   realizzando "un indebito sfruttamento a fini commerciali di un simbolo dell'unità nazionale, appropriandosi così dei valori ad esso   connessi. Inoltre senza la colonna sonora dell'inno lo spot, a detta  del comitato perdeva molto della sua attrattiva e originalità. Un   uso, quindi, trainante e di sfruttamento".

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