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No alla 'ndrangheta in processione

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Gli affiliati esclusi sparano sull'abitazione del priore

Eleonora Crisafulli
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Dopo essere stati esclusi da una processione religiosa, gli affiliati alle cosche della 'ndrangheta hanno sparato a scopo intimidatorio contro il cancello dell'abitazione del priore. Per questa ragione ieri a Sant'Onofrio, comune del vibonese, è saltata la tradizionale «Affruntata», la manifestazione pasquale durante la quale tre statue raffiguranti Maria Addolorata, Gesù e San Giovanni vengono trasportate a spalla, da quattro portatori per statua, per simboleggiare l'incontro dopo la resurrezione di Cristo. Secondo quanto è emerso da alcune inchieste giudiziarie, pregiudicati e affiliati erano soliti portare a spalla una delle statue come segno di visibilità e di forza nei confronti della cittadinanza. Mons. Renzo, con una direttiva a tutte le parrocchie della Diocesi, aveva invitato a una maggiore prudenza nella scelta dei figuranti. L'intimidazione purtroppo ha raggiunto il suo scopo. Il presule della confraternita del Santissimo Rosario, Michele Virdò, sentito il vescovo Luigi Renzo, e d'accordo con i carabinieri, ha deciso di sospendere la manifestazione. Il Comune - Sciolto nell'aprile dello scorso anno per presunti condizionamenti mafiosi il Comune di Sant'Onofrio, è retto da una commissione straordinaria.

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