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Cofferati dice addio a Bologna

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"Non farò più il sindaco"

Silvia Tironi
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Sergio Cofferati lascia. L'attuale sindaco di Bologna non si presenterà come candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative nel capoluogo emiliano e lancia subito un monito al suo partito: "Trovare un altro candidato sindaco nelle prossime ore". "Ho preso e comunicato ai responsabili del mio partito la decisione di non ricandidarmi alle amministrative di Bologna del 2009. Le ragioni sono prettamente private", ha dichiarato il primo cittadino bolognese, sottolineando come nel corso di un mese e mezzo "ho verificato quanto il sacrificio che ricade sulla mia compagna e sul mio secondo figlio è enorme e insopportabile, specie se proiettato sui sei anni". La decisione, ha spiegato Coffeati, è stata presa lo scorso lunedì, "e la prima persona a cui l'ho comunicato è stato il segretario del Pd Walter Veltroni. È stata una scelta esclusivamente familiare. Nel fine settimana - ha spiegato Cofferati - mio figlio e la mia compagna erano a Bologna. E 600 km in due giorni per un bambino di pochi mesi non si possono replicare in continuazione. Non si può pensare che un bambino cresca passando gran parte del suo tempo su un'autostrada". "Penso che il centrosinistra a Bologna abbia un forte radicamento e robuste vocazioni, professionalità e competenze politiche, quindi non credo faccia fatica a trovare un candidato o una candidata da proporre. Per il Pd ci sono delle regole ed è ovvio che le candidature vengano assoggettate alle primarie interne. L'unica cosa che il Pd deve fare è provare, nel corso delle prossime ore, una candidatura che sia il più possibile unitaria". Il sindaco in carica suggerisce così al suo partiro di trovare "rapidamente" un suo sostituto per la gara elettorale del 2009. "Credo che per domani sia utile avere un nome, che non eslcude gli altri che eventualmente possono scendere in campo, utilizzando le primarie", prosegue il sindaco, "ma credo che il gruppo dirigente debba avere una sua proposta. Se questa proposta, come sono convinto si possa fare nascerà nelle prossime ore, sarà un segno di non solo di novità, ma di forza". Che la sua improvvisa decisione creerà qualche difficoltà nelle fila del centrosinistra ne è consapevole lo stessp Cofferati, che tuttavia garantisce, anche per il futuro, il proprio contributo, "rendendo disponibili le mie valutazioni, anche se a decidere saranno altri". Il primo cittadino di Bologna non rinuncia comunque a lanciare una frecciatina al suo rivale: "Giorgio Guazzaloca? Penso abbia una gran voglia di candidarsi, ma è un componente antitrust e non lo può fare". Guazzaloca sarebbe sempre più vicino a presentarsi, per la terza volta, alle elezioni amministrative, come ha fatto intendere in un'intervista. Candidatura che potrebbe arrivare a gennaio. Ringrazia il centrodestra bolognese, che accoglie come un dono insperato l'assist teso dallo stesso sindaco uscente: "La decisione di Sergio Cofferati", spiega Daniele Carella, capogruppo di FI-PdL in Comune a Bologna, "non fa altro che dimostrare il fallimento su tutta la linea del centrosinistra nella nostra città e più in generale in tutta la regione. Così facendo non fanno altro che agevolarci: così facendo si dimostra come l'intero sistema sia al collasso. Un conto", prosegue Carella, "è se lo diciamo noi dell'opposizione, un conto è se l'ammissione viene direttamente dall'esponente di vertice della sinistra". In un sistema che funziona davvero, trincara la dose il capogruppo di FI-PdL, "il sindaco uscente dovrebbe fare il nome del suo sostituto. E invece? Invita il partito a trovare un nuovo candidato. Siamo davvero allo sbando". Palore non certo dolci arrivano anche da Daniele Corticelli, candidato sindaco per la lista "Metrò Sviluppo Bologna Capitale": Le scelte familiari non si discutono, ma è indubbio che Cofferato se ne va lasciando una Bologna decisamente malmessa. I bolognesi, ormai è chiaro, pretendono novità e concretezza, cosa che Cofferati e il suo entourage non ha saputo garantire. Questo è un momento importante, di cui Guazzaloca deve prendere atto". Ma l'abbandono di Cofferati non deve essere visto come una semplice rivalsa dell'opposizione, sottolinea Corticelli: "Bologna oggi volta pagina e incomincia a guardare al futuro. Serve lavorare su progetti concreti e per il rilancio della città 

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