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L'agonia va risarcita agli eredi

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Così sentenzia la Corte di Cassazione

Massimiliana Parigi
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Anche l'agonia patita prima della morte causata da altre persone o sa incidenti va risarcita. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza 8360. La Suprema Corte ha dichiarato che «si deve tenere conto anche della sofferenza psichica subita dalla vittima di lesioni fisiche alle quali sia seguita dopo breve tempo la morte, che sia rimasta lucida durante l'agonia, in consapevole attesa della fine», riconoscendo un risarcimento di 90mila euro ai famigliari di Giovanni T. L'uomo, un bracciante agricolo salernitano, era morto 20 anni fa fulminato su un albero di noci a causa dei fili dell'alta tensione che sfioravano i rami. Il contadino, paralizzato dalla forte scossa, aveva sofferto per quasi mezzora, senza riuscire a chiamare aiuto, prima di morire. Chiamati in causa l'Enel e il proprietario del terreno, la Corte d'Appello di Salerno nel settembre 2004 aveva negato il risarcimento del danno biologico per il fatto che la morte era stata «pressoché immediata», riconoscendo così come risarcimento dovuto dall'azienda elettrica agli eredi alla moglie e alle due figlie i danni patrimoniali, ma non quelli morali. La Terza Sezione della Cassazione ha ribaltato con la presente sentenza quella della Corte d'Appello.

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