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La carne rossa aumenta il rischio di cancro alla vescica

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Soprattutto se ben cotta

Monica Rizzello
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Che curare l'alimentazione fosse importante anche per preservare la salute era noto, ma che consumare carne rossa aumenti il rischio di tumori alla vescica non altrettanto. Mangiare spesso carne rossa, soprattutto ben cotta, aumenterebbe il rischio di sviluppare cancro alla vescica, specialmente in chi presenta alcune varianti genetiche. Lo hanno scoperto alcuni ricercatori dell'università del Texas, che hanno presentato il loro studio all'American Association for Cancer Research. «È cosa nota che la carne cotta ad alte temperature - spiega Jie Lin, una delle ricercatrici - genera ammine eterocicliche (hca), che possono provocare il cancro». Dallo studio si è visto che chi consumava più carne rossa aveva un rischio di cancro alla vescica quasi una volta e mezzo più alto di chi ne consumava poca. Particolarmente pericolosi da questo punto di vista sono risultate le bistecche di manzo, le costate di maiale e la pancetta. Ma anche il pollo e il pesce, se fritti, sono rischiosi da questo punto di vista. Anche il livello di cottura della carne influisce: chi la mangia molto cotta ha infatti un rischio due volte più alto di cancro alla vescica rispetto a chi la mangia al sangue. Inoltre, chi presenta varianti genetiche nel metabolismo delle hca, che interagiscono con il consumo di carne rossa, può ammalarsi di più di cancro. Le persone con sette o più genotipi sfavorevoli, al pari di chi consuma molta carne rossa, hanno un rischio cinque volte più alto di cancro alla vescica.

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