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Milano, prima pillola abortiva Ru486

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Ieri all'ospedale Niguarda

Monica Rizzello
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Anche a Milano è stata somministrata la prima pillola abortiva Ru486. Il debutto è avvenuto ieri all'ospedale Niguarda, anche se la conferma è arrivata solo oggi. La paziente “zero” è una 30enne non residente in regione, attualmente ricoverata in regime ordinario in ospedale. «Ha chiesto l'alternativa all'aborto chirurgico - spiega Mario Meroni, direttore di Ostetricia e ginecologia, confermando la notizia - ed era ampiamente nel limite dei 49 giorni previsto dalla legge. Così ieri è avvenuta la prima somministrazione (la Ru486), mentre oggi sarà una giornata di osservazione e poi, nel terzo giorno, si procederà con la somministrazione di prostaglandine». Nei prossimi giorni, prosegue Meroni, «verrà trattata anche una seconda paziente che era ampiamente entro il limite dei 49 giorni. È già stata visitata e ha firmato tutti i consensi per dare avvio alla procedura. Si tratta di una ragazza molto giovane residente in Lombardia». L'ospedale Niguarda ha ricevuto altre due richieste per la pillola Ru486, ma le donne non avevano i requisiti previsti dalla legge, poiché erano oltre il limite delle settimane in cui è consentito l'aborto farmacologico e sono già state avviate alla tradizionale procedura chirurgica. Per le donne che scelgono l'aborto farmacologico la normativa prevede che il ricovero duri fino alla completa espulsione del materiale abortivo. «E, secondo quanto ci suggerisce la letteratura internazionale in merito, ci aspettiamo che circa il 65% delle pazienti debba restare in ospedale almeno 4 giorni», conclude il ginecologo.

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