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A Napoli crolla un solaio, un morto

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Tre feriti. I soccorritori scavano alla ricerca di una quinta persona, ancora sotto le macerie

Eleonora Crisafulli
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Un edificio ufficialmente disabitato, ma occupato da africani e europeri dell'est. E' questo il luogo in cui stamani si è consumata una tragedia. Un solaio è crollato in via Gianturco, nella zona industriale di Napoli, uccidendo una donna polacca e ferendo almeno tre persone. Una quarta, infatti, sarebbe ancora sotto le macerie e i soccorritori, Vigili del fuoco e polizia, subito giunti sul posto, stanno cercando di liberarla. Uno dei feriti, che ha riportato escoriazioni e contusioni, è stato trasferito all'ospedale Loreto Mare, il più vicino a via Gianturco. «L'ennesima tragedia figlia del degrado e della povertà. Bisogna lavorare affinchè in futuro non si ripetano questi drammi». È il commento del segretario generale della Cgil di Napoli, Peppe Errico, sul crollo di via Gianturco. Secondo Errico è necessario un maggiore controllo delle situazioni a rischio. «Le nostre periferie - sottolinea Errico - sono piene di situazioni di marginalità simile a questa di via Gianturco». «Vanno creati in città e in provincia - dice il responsabile immigrati della Cgil di Napoli, Vincenzo Annibale - veri centri di accoglienza e vanno avviati percorsi che aiutino tante persone ad uscire dall'emarginazione».

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