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Il valzer delle poltrone

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Napolitano frena i giudici, il giornale degli ex fascisti accusa "Libero" di fascismo, la Lega difende le istituzioni, Fini è il nuovo eroe della sinistra: nessuno è più al suo posto

Albina Perri
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di Mario Giordano- Dunque riassumiamo, la situazione è all'incirca la seguente:  grazie ad un presidente della Repubblica ex comunista finisce l'egemonia degli ex comunisti sul 25 aprile; grazie agli ex rissosi della Lega si mette un freno alle risse politiche; la sinistra trova una speranza nelle capriole di un ex fascista; i carabinieri (caso Marrazzo) vengono accusati di spacciare droga avvelenata a un pusher; l'ex capo del Kgb viene invitato a inaugurare l'Università della Libertà; il campionissimo di tennis Federer viene sconfitto da un pallettaro lettone numero 40 del mondo e Italo Bocchino (leggasi: Italo Bocchino) si candida a capogruppo del PdL. Manca solo la Iervolino che vince il concorso per baritono, Crozza che diventa testimonial di una lacca e Balotelli che scrive un libro sul bon ton e poi non avremmo più dubbi: il mondo si è capovolto. E noi non ce ne siamo accorti. Manca solo la Iervolino che vince il concorso per baritono, Crozza che diventa testimonial di una lacca e Balotelli che scrive un libro sul bon ton e poi non avremmo più dubbi: il mondo si è capovolto. E noi non ce ne siamo accorti. Provate a guardare fuori dalla finestra: se c'è una rondine sotto terra e una talpa sotto il tetto, se i bambini leggono il giornale sulla panchina e i loro nonni si sbucciano le ginocchia giocando a “ce l'hai”, se i vigili vi sorridono anziché farvi la multa e  i Tir in tangenziale vi danno al precedenza, beh, allora è proprio sicuro: come il treno dei desideri di Celentano, anche questo giorno all'incontrario va. Pensate: il presidente della Repubblica, proprio lui, l'ex comunista che ha tolto l'egemonia degli ex comunisti sul 25 aprile, ha parlato anche dei giudici. E anziché ascoltare le loro critiche, ha detto che dovrebbero fare autocritica. Avanti di questo passo e tra un po' non ci stupiremo di vedere Piercamillo Davigo che fa una seduta di autocoscienza in diretta Tv. E davanti a lui Marco Travaglio con il capo cosparso di cenere… Le lezioni impure Peter Pan non lotta più, ha venduto il suo pugnale, capitan Uncino manda Wendy a battere sul viale, l'isola incantata è già stata lottizzata e Alice nelle bottiglie cerca le sue meraviglie. Come una canzone, come una filastrocca, il mondo che all'incontrario va ieri non poteva non vederci (nel nostro piccolo) protagonisti: il Secolo d'Italia, il giornale degli ex fascisti, accusa “Libero” di fascismo, impartendoci lezioni di democrazia. Perfetto, no? Adesso ci aspettiamo  le lezioni di libero mercato dal “manifesto”, quelle di garantismo dal “Fatto” e quelle di discrezione da “Novella 2000”. Del resto, si sa, no? Dalle piccole alle grandi cose è il mondo all'incontrario: Hansel e Gretel hanno fondato una fabbrica di cioccolato, Pollicino è nella Cia, gli fan fare la microspia, e Alice nelle bottiglie cerca le sue meraviglie…. Immaginate un povero diavolo che sia andato a rintanarsi per qualche mese su un atollo (beh, povero diavolo si fa per dire: dipende dall'atollo…). Se tornasse oggi in Italia stenterebbe ad orientarsi. Bossi? Un moderato. Fini? Idolo della sinistra. Napolitano? Attacca i giudici. E poi ci sono Urso e Granata rincorsi dalle telecamere come se avessero qualcosa da dire e il signore dei poteri forti Luca Cordero Montezemolo candidato come possibile leader dell'anticasta. L'unico che non dà l'impressione di aver cambiato completamente posizione è il segretario del Pd Bersani. Ma solo per il fatto che nessuno aveva ancora capito se avesse una posizione. L'uomo che dovrebbe difendere le istituzioni invece si schiera come capo corrente di partito. La compagna Ferilli parla bene di Berlusconi, Di Pietro da qualche giorno non ne parla troppo male. Ho provato a chiedere alla redazione di Libero: ma che significa tutto questo? Il ritorno dall'atollo Ora voi immaginate il nostro povero diavolo di ritorno dall'atollo  rischierebbe un attacco di labirintite: se vado a destra chi ci trovo? Bertinotti e Diliberto? E se vado a sinistra, non è che incontro Mirco Tremaglia, reduce di Salò? E se vado al cinema che cosa scelgo? Il cinepanettone di Nanni Moretti? Il nuovo film di impegno sociale firmato dai Vanzina? Ozpetek avrò finalmente trovato una storia che non parla di gay? A Ciao Darwin si riuscirà a intravvedere un filo di stoffa sulle ballerine? Lo vedete: il mondo è capovolto. La Lega che era accusata di volere dividere l'Italia adesso si schiera a difesa delle istituzioni. Istituzioni e rivolta L'uomo che dovrebbe difendere le istituzioni invece si schiera come capo corrente di partito. La compagna Ferilli parla bene di Berlusconi, Di Pietro da qualche giorno non ne parla troppo male. Ho provato a chiedere alla redazione di Libero: ma che significa tutto questo? Qualcuno mi ha detto che è la dimostrazione che la politica è davvero cambiata, qualcuno mi ha detto che è la dimostrazione che la politica è davvero finita e non c'è più nulla di sicuro, a parte le poltrone. Qualcuno mi ha detto che forse è solo un giorno po' così, di quelli che sembra andare tutto all'incontrario. Forse sì, ma per fortuna è quasi finito. Ora chiudo il pezzo e vado a cena. Ordinerò un caffè ristretto, burro marmellata e brioche.

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