Mancano i soldi per i corsi di recupero: "bocciare tutti o regalare 6 politici"

Monica Rizzello

La minaccia è di quelle che potrebbero terrorizzare gli studenti o, al contrario, renderli felici per un po’, a seconda della decisione che sarà effettivamente presa. Mancano i soldi per i corsi di recupero, così non ci sono che due possibilità: «bocciare tutti o regalare tantissimi sei politici». È l’allarme lanciato dal preside del liceo scientifico romano Keplero, in una lettera aperta a Maria Stella Gelmini, ministro dell’Istruzione. «La rigorosità di preparazione scolastica complessiva richiesta dalle nuove norme cozza fragorosamente con la drammatica realtà di scuole senza soldi e sostegno per sopravvivere - scrive il preside Antonio Panaccione - A giugno prossimo saremo obbligati ad applicare, completamente disarmati, le nuove disposizioni del Governo in merito alla valutazione finale e all'ammissione delle classi quinte agli esami di Stato 2009-10. Ci troveremo, così, di fronte al tradizionale alto numero di alunni che non avranno raggiunto la sufficienza in ogni materia e i Consigli di Classe avranno allora solamente due possibilità, entrambe assurde: bocciare tutti o regalare tantissimi “6 politici”, soluzioni che distruggerebbero la credibilità della scuola, portando così nuova linfa alle scuole private». Il preside del liceo ha osservato anche che «per fare i corsi integrativi di recupero, tanto necessari per i più deboli e svantaggiati, ci vorrebbero almeno quei finanziamenti certi, tempestivi e mirati dello Stato previsti dal decreto ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007 (art. 10 sul capitolo 1287) già elargiti nel 2008 e 2009, ora invece eliminati o peggio girati alle scuole private». Il liceo Keplero è anche il primo istituto di Roma dove sono state installate le macchinette per la distribuzione automatica dei preservativi.