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Cellula jihadista a Perugia

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Espulsi due studenti marocchini dell'Univeristà per Stranieri "pronti a compiere attentati"

Eleonora Crisafulli
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Due cittadini marocchini sono stati espulsi ieri sera "per motivi di sicurezza dello Stato e di prevenzione del terrorismo". Così in una nota del Viminale, si spiega il provvedimento del ministro dell'Interno Roberto Maroni: "A seguito di indagini investigative è emerso per i due stranieri un profilo di pericolosità, per i collegamenti con estremisti islamici contigui alle reti transnazionali di sostegno al terrorismo di matrice religiosa e per la propensione a compiere anche eclatanti atti estremi". Il rimpatrio è avvenuto nella serata di ieri, con un volo diretto dall'aeroporto di Roma-Fiumicino allo scalo aereo di Casablanca. I due marocchini sono due studenti dell'Università per stranieri di Perugia. Si tratta di Mohamed Hlal, 27 anni, e di Ahmed Errahmouni, 22 anni, animatori di quella che gli investigatori della Digos di Perugia, diretti da Lorenzo Manso, descrivono come una "cellula jihadista pronta a compiere eventuali attentati". Nel capoluogo umbro sono stati perquisiti altri sei studenti universitari, - quattro marocchini, un tunisino e un palestinese - "emersi a vario titolo in contatto con i due espulsi". Le perquisizioni hanno portato al sequestro di "copioso materiale cartaceo e informatico", già definito "estremamente interessante" dalla Digos.

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