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Shakira contro la legge anti-immigrazione

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A sette giorni dall'approvazione, prima retata contro i clandestini in Arizona

Roberto Amaglio
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E' partita la caccia agli immigrati illegali in Arizona. A sette giorni dalla contestata approvazione della legge statale anti-immigrazioni, infatti, lo sceriffo di Joe Arpaio nella contea di Maricopa ha disposto la prima retata ai clandestini, arrestando 89 persone (di cui 61 presenti senza permesso di soggiorno) sospettate di reati vari. Arpaio, che si è costruito una certa fama per la tolleranza zero sull'immigrazione illegale, dal 2008 è già alla sua 14° retata contro gli immigrati. E pensare che la legge, promossa dalla governatrice repubblicana Jan Brewer, entrerà formalmente in vigore solo tra 90 giorni. Intanto la battaglia contro la legge non si ferma e ha come prima testimonial la cantante colombiana Shakira, che a Phoenix ha manifestato il suo dissenso. "Sarà un disatro per le famiglie di origine ispanica - ha detto a Cnn - basta il colore della pelle per essere arrestati. Io stessa potrei essere arrestata, oggi, visto che non ho nessun documento, neppure la patente". Shakira ha incontrato ieri il sindaco e il capo della polizia della città dell'Arizona, entrambi preoccupati per le conseguenze del provvedimento della governatrice repubblicana Jan Brewer. La cantante colombiana ha avuto colloqui anche con famiglie di immigrati e guiderà domani la grande protesta di piazza contro la legge, che si terrà in contemporanea in 70 città.

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